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Dall'altra parte: il filo spinato e la storia 

  di Patrizia Vayola

QUADRO DI RIFERIMENTO E MOTIVAZIONI
FINALITA’, OBIETTIVI SPECIFICI E SCELTE DI CONTENUTO
RIFERIMENTI TEORICI, METODOLOGIE E PROCEDURE
Il filo spinato e la prima guerra mondiale
Fase 1: la definizione del problema
Fase 2: l’interrogazione delle fonti
Fase 3: nuova problematizzazione
Fase 4. i risultati della ricerca e le strategie comunicative per l’allestimento della mostra
la storia degli Indiani d’America
Fase 1: acquisizione di elementi di conoscenza
Fase 2: periodizzazione e selezione delle fonti
Fase 3: costruzione dell’ipertesto
Fase 4: realizzazione della mostra
la persecuzione razziale nazi-fascista
Fase 1: approccio alle testimonianze
Fase 2: la ricostruzione storica
Fase 3: la rappresentazione dell’altro e la realtà del lager
Fase 4: nuova problematizzazione: la lettura di una testimonianza inedita
Fase 5: allestimento della mostra
IL PRODOTTO
TEMPI DI REALIZZAZIONE DEI PERCORSI
RISORSE, STRUMENTI, PROCEDURE
VALUTAZIONE
RIFLESSIONE SULL’ESPERIENZA
PER APPROFONDIRE

RIFLESSIONE SULL’ESPERIENZA

Gli effetti positivi dell’esperienza in termini di conoscenze, di competenze, di comportamenti e di acquisizioni metacognitive hanno consolidato la convinzione che costruire esperienze di ricerca-azione laboratoriale nell’ambito della didattice della storia sia utile, ed anzi necessario, sia per avvicinare gli studenti alla disciplina sia per fornire loro occasioni di lavoro significative sul piano delle acquisizioni disciplinari e trasversali.

Un lavoro di ricerca condiviso con gli allievi, inoltre, rompe i ruoli tradizionali e porta alla costruzione di modalità di rapporto più significative, fondate sulla collaborazione e sulla centralità del soggetto che apprende, questo fatto, al di là di qualsiasi retorica, porta i ragazzi a sentirsi effettivamente protagonisti nella costruzione delle proprie conoscenze e ciò ha effetti positivi sulla generale motivazione allo studio anche di altri argomenti e di altre discipline.

Inoltre, essendo ciascuno valorizzato per l’apporto che può dare, ed essendo comunque il lavoro interconnesso, le relazioni tra i singoli studenti migliorano e si improntano ad un maggior rispetto reciproco; i ragazzi più deboli, valorizzati nelle loro capacità, maturano una maggior fiducia nelle proprie possibilità che ha poi ricadute positive sul loro rendimento scolastico generale.

Ritengo perciò che il tipo di approccio proposto sia importante e che sia necessario prevedere, per ciascun anno scolastico, un’esperienza laboratoriale  che sfoci nella realizzazione di un prodotto (non necessariamente una mostra, anche un ipertesto, una pubblicazione, un dossier ragionato di fonti ecc) che esca possibilmente dai confini della scuola e che dia il senso di lavorare ad un progetto effettivamente utile anche ad una collettività più ampia (altri studenti, cittadinanza ecc).