2. Il tema

Rispetto al tema puoi trovarti in diverse situazioni:
  • Il prof. ti assegna il tema (cioè l'ambito di indagine su cui lavorare) oppure ti dà già un titolo preciso (ad esempio per la partecipazione ad un concorso)

non disperare: non è detto che da un argomento magari a prima vista a prima vista noioso o difficile non si possa tirar fuori un buon lavoro. Se ti trovi a dover lavorare con un titolo preciso (magari anche per un concorso rivolto alle scuole) è fondamentale analizzarlo con precisione, in modo da evitare di andare fuori tema o di non esaurire l'argomento.

CONSIGLI UTILI
L'analisi del titolo

Leggi quindi con molta attenzione l'enunciato. Riconosci le varie parti che lo compongono (premessa, tema di fondo, eventuale tesi da dimostrare o confutare) e trasformale in altrettante domande, individuando, tra esse, quella centrale. Nello svolgimento poi dovrai stare attento a rispondere a tutte, evitando che le varie parti risultino squilibrate tra loro per trattazione e spazio dedicato.

  • lo decidi tu: in questo caso devi riflettere bene prima di operare la tua scelta.
CONSIGLI UTILI
Le regole per scegliere il tema

Vediamo quali regole ti conviene seguire:

  • non scegliere un argomento troppo vasto (tipo La seconda guerra mondiale) perché, se vorrai fare un lavoro serio, non potrai evitare di leggere almeno una ventina di saggi e di dar conto di molte diverse interpretazioni, oppure rischierai di limitarti a copiare senza discernimento pagine e pagine, producendo infine un collage di citazioni su testi presumibilmente noti ai tuoi prof. che scoprirebbero con facilità l'inganno. Inoltre è poco probabile che, con la tua preparazione di base, tu riesca a dire qualcosa di originale su un tema troppo vasto e quindi difficile da controllare

  • non scegliere un argomento troppo abusato, a meno che tu non abbia in mente uno sviluppo originale del tema. Tesine sulla Shoah, ad esempio, fioriscono a migliaia in tempo d'esami, ma è raro trovarne di interessanti o di originali: ai tuoi insegnanti sembrerà di rileggere cose già lette migliaia di volte. Se il tema che vuoi affrontare è poco originale sarà fondamentale scegliere almeno un punto di vista poco comune per la trattazione. Ad esempio, volendo trattare la Shoah, piuttosto che indagare la totalità del fenomeno, potresti limitare la tua ricerca alla storia di un campo di concentramento, oppure ad un tipo di prigionieri (i bambini, gli zingari, gli omosessuali, ecc.) oppure ricostruire un aspetto del fenomeno (le applicazioni scientifiche alla tecnica dello sterminio, i problemi dei sopravvissuti al loro ritorno ecc.) oppure ancora cercare testimonianze inedite o studiare le sorti dei deportati della tua città.

  • scegli un tema sul quale ti è possibile trovare non solo saggi di storici ma anche documentazione di prima mano, fonti da consultare e da interpretare in modo da non rendere il tuo lavoro solamente compilativo. Leggere ed analizzare, accanto al lavoro degli storici, anche delle fonti (documenti d'archivio ma anche immagini, romanzi, fotografie, film, articoli di giornale, ecc.) è l'aspetto più qualificante di una vera ricerca storica.

  • scegli un argomento che ti interessa veramente, indipendentemente dal fatto che possa essere più o meno facile: lavorare a qualcosa che appassiona, di solito, fa sentire meno la fatica e la noia.

  • scegli un argomento sul quale sei preparato: eviterai di dover leggere troppo per farti anche solo un'idea dei contenuti che devi affrontare.

Un ultimo avvertimento: per la maturità si parla ormai spesso di tesine multidisciplinari, nelle quali, cioè, è possibile indagare su vari campi disciplinari a partire da un tema (ad esempio il boom economico può essere trattato dal punto di vista storico, ma anche da quello letterario, artistico, economico ecc). Si tratta di un ottimo esercizio perché consente di cogliere meglio la complessità della realtà i cui problemi non sono mai afferenti ad un'unica materia. Tuttavia non bisogna esagerare con associazioni e collegamenti fatti solo per tirar dentro più contenuti possibili: una ricerca ha bisogno, per essere seria e credibile di coesione e di coerenza tra le parti. Meglio lasciar fuori qualche materia che costruire un testo dispersivo e poco scientifico.