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INSEGNARE CON IL CINEMA
la storia per immagini in un istituto professionale
: la shoah

La fase preattiva
Osservazioni preliminari

   Sulla base di quanto osservato direttamente e dagli incontri con il tutor si possono evidenziare alcune caratteristiche che riguardano i suoi metodi didattici  :

  • Breve introduzione dell’argomento della lezione

  • Lezione frontale subito seguita da:

    • Interazione degli allievi che intervengono e discutono

    • Esercitazioni individuali e di gruppo

    • Correzione di compiti eventualmente assegnati a casa

  • Percorsi interdisciplinari (si veda, ad esempio,  in V, il modulo su letteratura e cinema)

  • Sussidi audiovisivi  (documentari, cd-rom, ecc.)

  • Visite a mostre e musei  ( a Torino e fuori città)

  • Uso di griglie di autoverifica

  • Verifiche orali e scritte: in tutte le classi almeno una per ogni modulo (circa sei); in quinta  simulazioni delle prove d’esame.

  Al di là infatti dei contenuti, il docente cerca di proporre letture stimolanti e che offrano numerosi agganci interdisciplinari.

   Prioritario è per il tutor  fornire agli allievi un  metodo per imparare a studiare : scopo che, come ho potuto constatare nell’osservazione diretta, non si stanca mai di evidenziare.

  Il professore ha sottolineato, inoltre, le difficoltà che si incontrano nell’insegnamento in un istituto professionale: la  mancanza di motivazioni  allo  studio, le scarse attitudini personali [1] che costringono i docenti alla ricerca di didattiche atte in primis ad ovviare il più possibile gli insuccessi scolastici .

   L’interesse degli allievi è stimolato, come sopra detto, con la proposta di autori che offrano spunti di riflessione. Ma egli non si dichiara d’accordo con una didattica che motivi i suoi contenuti presentandoli come divertenti o come utili : è bene abituarli a comprendere che lo studio, così come altri impegni, richiede fatica ed impegno, non solo divertimento o piacere.

  Talvolta, se possibile, permette delle discussioni  su tematiche che li riguardano, soprattutto per creare un proficuo clima educativo; ma egli ci ha espresso altresì il disagio di affrontare argomenti in cui non si sente preparato, preferendo far parlare un esperto. Notiamo come a tal riguardo i pareri degli studenti non siano univoci: alcuni allievi trovano noiosa la lezione frontale preferendo la discussione, altri invece dichiarano di non amarla perché è solo una scusa per perdere tempo. E’ degno di nota che  tale parere coincida sostanzialmente con quello del docente quando afferma di avere il timore che le discussioni in classe si trasformino in talk-show televisivi superficiali o peggio in processi ad una persona derisa ed attaccata dai compagni. Una volta innescate tali dinamiche, afferma il docente, diventano estremamente pericolose da gestire.


[1]  Particolarmente evidenti nell’ anno in cui fu introdotto  l’innalzamento dell’obbligo scolastico. In generale, comunque, molti degli allievi che vi si iscrivono, escono dalla scuola Media con il voto  sufficiente che maschera in realtà spesso gravi carenze.

ABSTRACT

Teorie di riferimento

Il progetto didattico

Fase preattiva 

L’intervento didattico

Il  percorso didattico

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA GENERALE 

BIBLIOGRAFIA   SU  CINEMA E DIDATTICA 

ALLEGATI

 

 

  

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