Il boom economico: costumi e consumi

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BOOM E PUBBLICITA'

A spingere l’individuo all’acquisto e a persuaderlo dell’importanza. nella sua vita, del possesso di beni, di consumo o di lusso, fu la pubblicità, un’attività di propaganda, volta a far ottenere a un determinato prodotto la preferenza del pubblico.

All’inizio la pubblicità tese prevalentemente a dare maggiori informazioni al consumatore sull’esistenza di un dato prodotto e sulle sue qualità. Con il passare degli anni però essa mirò, più che a informare, a persuadere i potenziali acquirenti della necessità di comprare solo quel determinato prodotto. Negli anni '60 lo stile di vita consumistico su modello americano si impadronisce dell'italiano medio e la pubblicità si sbizzarrisce per promuovere sempre nuovi consumi occupando tutti i media disponibili: i giornali, le riviste, la radio e, dal 1954, anno della sua nascita, la televisione divennero cassa di risonanza dei nuovi prodotti immessi sul mercato.

Nel 1957 cominciò la programmazione di Carosello, uno spettacolino di due minuti in cui con scenette comiche si alludeva ad un prodotto per poi citarlo esplicitamente solo nei quindici secondi finali del programma. Questi vincoli obbligarono i pubblicitari italiani ad inventare situazioni e linguaggi assolutamente originali rispetto alle consolidate tecniche espressive che prevalevano nel resto del mondo industrializzato.
Nel 1966 nasce il codice di autodisciplina pubblicitaria (tratterò in seguito questo argomento).

guarda la sigla di Carosello