Il boom economico: costumi e consumi

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GLI ELETTRODOMESTICI
Se la casa nel suo complesso si trasforma negli anni del miracolo economico, i cambiamenti più rilevanti avvengono in cucina con l'introduzione degli elettrodomestici che in questo periodo diventano effettivamente beni di massa.
Le nuove cucine a gas, i frigoriferi, gli aspirapolvere e la lavatrice modificano il modo di organizzare i lavori domestici e le cure familiari.

Le donne si affrancano, grazie al frigorifero, della quotidianità della spesa alimentare e possono preparare cibi da utilizzare per più giorni. Le cucine a gas incorporano il forno e questo consente di variare e semplificare i tempi preparazione dei cibi. Aspirapolvere e lavatrice, a loro volta, ottimizzano i tempi tradizionalmente impiegati nella la cura della casa.

Gli elettrodomestici contribuiscono quindi potentemente a modificare gli stili di vita della famiglia italiana e delle donne in particolare, che hanno a disposizione molto più tempo libero da dedicare alla cura dei figli ma anche alla cura personale e agli hobby, parola che si afferma proprio in questo periodo ad indicare la possibilità, grazie al nuovo benessere di impegnarsi in attività non remunerative solo per il piacere di seguire le proprie inclinazioni. Naturalmente questa nuova ottimizzazione dei tempi entra in sinergia anche con la possibilità, per le donne, di gestire oltre che i lavori domestici, un'attività lavorativa.

Nel complesso insomma la razionalizzazione offerta dagli elettrodomestici alle attività casalinghe costituisce un potente stimolo alla trasformazione del ruolo sociale della donna, avviandola verso una più ampia emancipazione.

Sempre agli elettrodomestici, anche se con finalità completamente diverse possiamo annoverare la televisione.
Le prime trasmissioni RAI inizieranno nel 1954 ma saranno limitate alla fascia serale. Rigidamente in bianco e nero e ingessata da regolamenti moralistici e puritani, tuttavia la televisione rappresenta per l'Italia un potente strumento di omogeneizzazione culturale e di diffusione di comportamenti e stili di vita nuovi.

Il fenomeno avrà ampia diffusione, gli abbonati nel 1956 sono 366.151, salgono a 673.080 alla fine del 1957 e toccano quota un milione alla fine del 1958.