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SCUOLA MEDIA STATALE
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SHOAH

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Progetto T4: lo sterminio dei disabili

a cura di Michele Pacciano

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Forse non tutti sanno che il genocidio nazista cominciò proprio dai disabili. Le persone handicappate, minori e adulte, furono le prime cavie designate di tutte le tecniche di annientamento, sterilizzazione e eutanasia sviluppate poi nella Shoah. Le prime prove documentali degli orrori nazisti, riguardarono proprio la persecuzione e i campi di uccisione dei disabili, anticamera dell’universo concentrazionario. Come vedremo le campagne di sterilizzazione, internamento e deportazione delle persone handicappate, presero il via nei mesi immediatamente successivi all’ascesa di Hitler, trovando terreno fertile nelle teorie eugenetiche e nella difesa della razza.

Dopo un’intensa campagna di sterilizzazione, si passò all’uccisione sistematica dei bambini disabili, cui è dedicata una larga parte di questa ricerca, in quanto uno degli aspetti più oscuri dell’olocausto. Il progetto T4, l’eutanasia di massa degli adulti disabili, che condusse alla morte circa 70.000 cittadini tedeschi, iniziò solo nel 1939, per interrompersi poi, ma solo formalmente, su pressione dell’opinione pubblica e delle Chiese, nell’agosto del 1941. Con l’estendersi dei fronti di guerra, lo sterminio dei disabili non risparmiò certo i Paesi occupati, con drammatici strascichi anche in Italia, come testimonia la deportazione dei disabili ebrei internati negli ospedali psichiatrici di Venezia, deportati ad Auschwitz-Birkenau. Perché nella tragedia di ognuno, si ritrova la Storia di tutti.

Sono passati 56 anni dalla Liberazione, ma la Shoah non è poi così lontana. Solo un anno fa in Austria si è celebrato l’ultimo processo contro il dottor Henrich Gross, psichiatra di Vienna, già citato nella ricerca, accusato di aver effettuato oltre 300 esperimenti usando bambini disabili come cavie umane. E’ di questi giorni la notizia che, anche in Italia, un’apposita commissione sta quantificando i risarcimenti dovuti alle vittime dell’olocausto, tra le quali rientrano, a pieno titolo, anche le persone disabili che abbiano patito persecuzioni. Il risarcimento, per quanto simbolico, potrà dare dignità a tutte quelle "Persone" che la gli artefici della Shoah avevano preteso di cancellare con "Più" o con un "Meno".

 Progetto eutanasia

  Lo sterminio dei disabili, scenario e modalità

  Il primo passo: l'uccisione dei bambini disabili

  Il progetto T4. La soppressione degli adulti disabili

  I disabili e la guerra, dissimulazione e dignità storica

  La deportazione dei disabili ebrei, la truffa di Cholm II

  I manicomi di Venezia: una storia italiana. Le deportazioni da  S. Servolo e S. Clemente

 

  Bibliografia essenziale:

 Friedlander Henry, "Le origini del genocidio nazista", Roma, Editori Riuniti, 1997

 Lallo Angelo, Torresini Lorenzo, "Psichiatria e nazismo", Venezia Ediciclo editore, 2001

 Picciotto-Fargion Liliana, "Il libro della memoria, gli ebrei deportati d’Italia (1943/1945)", Milano, Mursia, 1991 

 Zuccotti Susan, "L' olocausto in Italia", prefazione di Furio Colombo, Milano, TEA, 1995

 

  per approfondire:

Nazi Euthanasia (storia del progetto T4, in inglese)

  The T4 Euthanasie Programme (in inglese)

 

  per le richieste di indennizzo:

 Vittime disabili di religione ebraica: occorre rivolgersi all'Agenzia Ebraica

 Altre vittime disabili: occorre rivolgersi alla O.I.M.. (organizzazione internazionale migrazioni) di Ginevra, sezione distaccata di Roma, al dott. Luca Donadei, tel. 06/44250020

 

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Ipertesto realizzato dal Prof. Giuseppe Landolfi

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