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Laboratorio sulla vita materiale a scuola dagli anni '30 agli anni '50

Selezionare e interrogare

8. L'obbligo scolastico

Molti abbandonavano la scuola per il lavoro, però c’era l’obbligo scolastico; dopo cinque giorni si doveva tornare, perché altrimenti ci voleva il certificato medico (Ferrere, 1926). 

Quasi tutti i ragazzi, in quel periodo, avevano bisogno di lavorare (F. F., Ferrere, 1919) 

No, nessuno abbandonava la scuola (L. M., Cagliari, 1942). 

E non si poteva arrivare in ritardo, perché le punizioni erano ancor più severe delle altre (Ferrere, 1929). 

Sì, dopo tre o quattro ritardi si prendeva la nota, perché ci si fermava a giocare nelle strade.  Se poi  si superava l’età di 13 o 14 anni e non si aveva ancora fatto la quinta obbligatoria i genitori di quei ragazzi potevano anche decidere di tenerli a casa da scuola e mandarli a lavorare nei campi; sotto quell’età tutti andavano a scuola (S. D., Cologna Veneta, 1937).

 Chi non riusciva bene a scuola l’abbandonava per andare a lavorare nei campi; l’obbligo era solo fino alla terza elementare (E. C., San Paolo Solbrito, 1935). 

Nessuno abbandonava la scuola per il lavoro, perché se no c’erano punizioni (M. B., Ferrere, 1931). 

Nessuno abbandonava la scuola per il lavoro; si lavorava dopo che si era arrivati da scuola, la scuola era obbligatoria (O. N., Villafranca, 1929).

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