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			 IL ROSA: 
			i caratteri del genere 
			Il racconto d’amore, 
			da cui deriva il racconto rosa di stampo commerciale, racconta 
			appunto una storia d’amore. Il 
			dato unificante di questo tipo di narrazioni è dato dalla struttura.
			 
			Come tutti i racconti, infatti, ha una struttura di base che, 
			partendo da una situazione iniziale (che può essere serena o già 
			problematica) a causa di una complicazione sviluppa una serie di 
			peripezie le quali portano, infine, ad uno scioglimento che può 
			essere felice o meno e che riporta al ripristino della situazione 
			iniziale o ad una nuova condizione. 
			In questo tipo di racconto, in genere, la situazione iniziale 
			riguarda lo scoccare dell’attrazione 
			o dell’amore tra i due protagonisti mentre la complicazione è 
			relativa ad un qualche ostacolo 
			che si frappone alla loro relazione e che può essere esterno (un 
			allontanamento obbligato, un rovescio di fortuna, un problema che 
			comunque capita ad uno dei due o ad entrambi) o interiore 
			(un’incomprensione, una differenza di carattere, una serie di 
			pregiudizi reciproci). Da questo problema si aprono una serie di
			peripezie che si concludono poi 
			o con il trionfo dell’amore (che 
			è d’obbligo nei racconti rosa di tipo commerciale) o con la
			definitiva rottura dei due. 
			Molto importante è, ancora, la 
			caratterizzazione dei personaggi che di solito abbraccia 
			tutti i fasci di caratterizzazione (fisionomica, psicologica, 
			sociale, culturale, ideologica) perché è proprio 
			sull’affinità/divergenza di questi tratti che si gioca 
			l’incontro/scontro tra i due protagonisti. 
			Interessante è anche la focalizzazione del 
			narratore. Infatti si può scegliere di raccontare la 
			storia assumendo un grado di narrazione onnisciente (il narratore 
			segue le vicende, anche interiori, di entrambi i personaggi e le 
			valuta) o vivere la storia dal punto di vista del personaggio (in 
			questo caso può scegliere sia la focalizzazione multipla su entrambi 
			sia quella centrata su uno solo dei personaggi). Rara è invece la 
			focalizzazione esterna di chi può solo raccontare ciò che vede e che 
			sente senza entrare nelle emozioni e nei pensieri del/dei 
			protagonista/i.  |