Simone Mazza (12-04-2002 13:59)

Credo che altri abbiano già detto a proposito della necessità di non ritenere più così coercitivi i programmi; e poi quali programmi? sono forse i capitoli del libro di testo? oibò! Semmai è utile perseguire un "nostro" programmi, il quale però prevede già a monte delle drastiche selezioni. Tale selezioni non sono nemmeno basati su criteri di "importanza" (Napoleone è necessario? e Giulio Cesare? e la prima guerra mondiale?), ma di "funzionalità" rispetto agli obiettivi.
Da questo punto di vista la risposta del moderatore è condivisibile in toto: per esempio, delle civiltà antiche io ho sviluppato solo la tematica della lingua (alfabeti, rapporto economia/scrittura giustizia/scrittura, lingua parlata, ecc...) - magari più avanti invierò il modulo relativo -; ebbene: gli obiettivi individuati rendevano non solo legittima ma indispensabile una selezione.
In effeti, un obietivo importante è anche il piacere e la motivazione verso la storia, quindi, per esempio, credo che siamo giustificati se a nostra volta approfondiamo con i ragazzi gli "argomenti" che ci piaccioni di più, perché i ragazzi ci osservano e vedono se facciamo qualcosa con gusto oppure no e questo modo di porci appassionato è il fulcro di ogni attività educativa.
Sono pienamente d'accordo anche sull'uso delle tecnologie: non si tratta più di dire "computer sì" o "computer no", ma capire se il computer è utile e come usarlo ("computer per che cosa?").