Manuela Coppola (28-05-2002 12:28)

Bambini/ricercatori

Lo studio storico deve configurarsi, anche e soprattutto, come RICERCA, lavoro di approfondimento svolto in modo autonomo dall’alunno.
L’obiettivo di tale approccio alla storia è quello di arricchire gli argomenti studiati in classe con notizie nuove, frutto delle capacità individuali di ricerca, che andranno ad inserirsi in un contesto di interventi significativi che doteranno l’argomento studio di una maggiore corposità, di un nuovo aspetto.
Sapere che il lavoro ottenuto è il risultato della ricerca di ogni singolo alunno della classe inciterà maggiormente i bambini allo studio e al confronto critico, formativo e non selettivo, tra i vari interventi.
Compito dell’insegnante è quello di avviare ,almeno all’inizio, i bambini verso i modi di ricercare le informazioni,per evitare che si risolvano in semplici e sbrigative copie di testi.
Innanzitutto, è essenziale affidare a ciascun bambino un argomento per delimitare il campo d’azione ed eliminare il rischio di ripetizioni.
Successivamente il docente li renderà consapevoli dell’esistenza di più fonti, specie in una società come quella attuale, in cui il concetto di MULTIMEDIALITA’ è stato portato ai limiti estremi.
Audio,Video,Internet e tutti gli altri sistemi di comunicazione oggi vivono integrati l’uno con l’altro in un unico schema elastico e correlato, chiamato,appunto, Multimedialità.
I bambini/ricercatori dovranno avvalersi di più fonti per dar luogo ad un serio lavoro di ricerca: libri scolastici, enciclopedie, dizionari, atlanti, CD-ROM storici, video-cassette a carattere storico, siti Internet specializzati su vari argomenti storici.
Per i bambini che presentano difficoltà nell’utilizzo del computer e in particolare di Internet, l’insegnante potrà fornire loro una serie di indirizzi utili, motori di ricerca, in cui possano ricercare informazioni ;se è possibile realizzerà una ricerca storica in classe per eliminare ogni paura all’approccio delle moderne tecnologie.
Lo studio storico non deve essere, dunque,assimilazione passiva di concetti preconfezionati ma, piuttosto, chiave di lettura del passato come del presente!