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         1945 
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         Le donne conquistano il
        diritto al voto 
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         1948 
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         Entra in vigore la
        Costituzione. Gli articoli 3-29-31-37-48-51 sanciscono la parità tra
        uomini e donne.Art.3 nessuna discriminazione in base al sesso, art. 29
        uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, art. 31 protezione della
        maternità e delle donne lavoratrici, art 37 nel lavoro parità di
        diritti e di retribuzione, art.48 uomini e donne possono votare, art.51
        m. e f. possono accedere agli uffici pubblici e alle carriere elettive
        in condizioni di uguaglianza. 
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         1950 
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         Varata la legge che
        tutela le donne lavoratrici e madri.Questo spinge i datori di lavoro a
        introdurre nei contratti di lavoro la clausola del nubilato. 
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         1956 
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         Le donne possono
        accedere alle giurie popolari col limite massimo di 3 su 6 (la norma
        rimane in vigore fino al 1978) e ai tribunali minorili. 
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         1963 
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         Il matrimonio non è più
        ammesso come causa di licenziamento. 
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         1964 
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         Le donne sono ammesse
        alla magistratura 
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         1969 
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         L’adulterio femminile
        non è più considerato reato. 
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         1969 
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         Viene approvata la
        legge sul divorzio. 
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         1971 
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         La Corte Costituzionale
        cancella l’articolo del Codice civile che punisce la propaganda di
        anticoncezionali. 
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         1971 
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         Viene approvata la
        legge sulle lavoratrici madri. E’ la legge ancora in vigore con
        l’aggiunta di alcune migliorie. Sono istituiti gli asili nido
        comunali. 
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         1974 
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         Con il Referendum è
        mantenuta la legge sul divorzio. 
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         1975 
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         Riforma del diritto di
        famiglia: d’ora in poi vige l’obbligo reciproco alla fedeltà,l’assistenza
        morale e materiale. La legge prevede inoltre: comunione dei beni
        abolizione dell’istituzione della dote, la patria potestà ad entrambi
        i genitori, abrogazione della separazione per colpa, la conservazione
        del proprio cognome. Vengono istituiti i consultori famigliari. 
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         1977 
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         Viene riconosciuta la
        parità di trattamento tra donne e uomini in materia di lavoro. Per la
        prima volta una donna, Tina Anselmi,viene nominata ministro. 
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         1978 
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         Viene approvata la
        legge sull’aborto. 
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         1979 
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         Nilde Jotti diventa
        presidente della camera. 
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         1981 
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         Il referendum
        abrogativo della legge sull’aborto non ha successo. 
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         1981 
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         Il motivo d’onore non
        è più attenuante nell’omicidio del coniuge infedele. 
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         1983 
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         La Corte costituzionale
        stabilisce la parità tra padri e madri circa i congedi dal lavoro per
        accudire i figli. 
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         1986 
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         La commissione
        nazionale per la parità uomo e donna elabora il “Programma azioni
        positive”: aziende e sindacati devono tutelare accesso, carriera e
        retribuzioni femminili. 
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         1989 
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         Le donne sono ammesse
        alla magistratura militare. 
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         1992 
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         La legge stabilisce che
        il 30% dei candidati nelle liste per le elezioni amministrative siano
        donne. 
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         1996 
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         Lo stupro è
        riconosciuto come delitto contro la persona (e non contro la morale come
        in precedenza). 
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