Ma come si è giunti al suffragio universale maschile

Tutto questo è frutto all’espansione e la fortificazione della società di massa, infatti, anche il voto diventa di massa. Essa nasce con la seconda rivoluzione industriale e prevede un livello di vita urbana di un certo modo. Il proletariato non poteva essere lasciato fuori dalla società e quindi, si cerca di assorbirlo nel vortice della società di massa.

Alla fine del 1870, in Francia e in Svizzera si arrivò ad un progressivo allargamento del suffragio, che fino ad allora era rimasto limitato ai cittadini maschi appartenenti alle classi abbienti. Invece, negli Stati Uniti, era in vigore il suffragio universale (dalla fine della rivoluzione americana), mentre in Russia e l’Austria non conosceranno il suffragio universale fino alla fine della seconda guerra mondiale, quando quest’ultimo verrà imposto obbligatoriamente.

In Italia, il sistema politico a suffragio ristretto (o censitario, il quale prevedeva l’abbassamento della soglia del censo e dell’obbligo di avere almeno due anni di scuola elementare) era riuscito a reggere fino a quando la possibilità di partecipare alla vita politica era rimasta limitata ai ceti proprietari e all’alta borghesia. Ma quando si mise in moto l’ascesa sociale delle classi lavoratrici e dei ceti medi urbani e rurali, cominciarono a manifestare le rotture tra società e sistema politico.

L’allargamento del diritto di voto a tutta la popolazione divenne un obiettivo dei movimenti politici nuovi di ispirazione democratica e socialista che lottavano per estendere la partecipazione alla vita politica anche le classi sociali fino ad allora rimaste escluse da essa.

Il primo paese a riconoscere il suffragio universale maschile è la Germania che, nella costituzione del 1871, prevedeva che tutti i cittadini di sesso maschile potessero votare.

Nel 1911, in Italia, il governo di Giolitti varò una nuova legge che prevedeva il suffragio universale solo maschile. Coloro che avevano diritto al voto dovevano aver frequentato almeno il biennio di istruzione elementare obbligatoria (Legge Casati).

Successivamente si arrivò anche l ’emancipazione delle donne in Italia e in Europa.

(Tratto dalle fotocopia del libro di storia della 4b A.S 2004-2005)

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