L’aula
era molto, molto semplice (M. B., Ferrere, 1931).
C’era
la cattedra di legno e i banchi di legno con il calamaio per mettere
l’inchiostro. C’erano i banchi, la cattedra, il crocefisso
sulla parete dietro la cattedra e una grande carta geografica (O. N.,
Dusino San Michele, 1929).
C’erano
i banchi di legno a due, la cartina d’Italia, il crocifisso, un
armadio (L. M., Cagliari, 1942).
C’erano
i banchi, la cattedra; non c’erano cartelloni e le finestre erano
piccole (F.F. Ferrere, 1929).
Ricordo
due vasi sulle finestre, la stufa, un armadio a muro, banchi, cattedra e
lavagna (M. M., Ferrere, 1938).
I
banchi erano per due alunni, di legno e con il buco per il calamaio;
nell’aula c’era l’altoparlante, i banchi e la cattedra (A.
F., Locri, 1934).
C’era
poco nell’aula: banchi malandati e una cattedra vecchia ( A. C.,
Ferrere, 1931).
C’era
la cattedra in alto, i banchi in fila; erano fatti in legno nero e
servivano per due allievi e avevano due buchi per infilarci il calamaio
con l’inchiostro (S. D., Cologna Veneta, 1937).
I
banchi erano neri di legno ed erano grossi e pesanti; la cattedra era
dello stesso materiale dei banchi, ma era più lunga; poi c’era la
lavagna e il crocifisso (G. M., Villafranca, 1950).
I
banchi erano robusti ed avevano una pendenza, il posto per mettere la
cartella e per il calamaio; la cattedra era come i banchi, solo di
dimensione maggiore e con i cassetti; nell’aula c’erano cartine
geografiche, lavagna, mappamondo, quadri (E. C., San Paolo
Solbrito, 1935). |