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Laboratorio sulla vita materiale a scuola dagli anni '30 agli anni '50

Selezionare e interrogare

11. Il calendario scolastico

Feste? C’era i Santi, Natale, Pasqua, San Giuseppe; non si facevano mai gite (O. N., Dusino San Michele, 1929). 

Ci si riposava il sabato e la domenica e le feste nazionali (L. M., Cagliari, 1942). 

Si facevano le feste più importanti; si usciva, qualche volta, per andare a delle chiese piccole, che si chiamano piloni (Ferrere, 1929). 

Le feste era quelle di legge; le uscite erano solo in cortile (A. F., Locri, 1934). 

Mi ricordo bene le feste: San Giuseppe, il 25 aprile per la liberazione di Torino, il 1 maggio per la festa dei lavoratori, Pasqua, il 2 giugno per la festa della Repubblica, le vacanze estive, Natale, l’8 dicembre per l’Immacolata; a volte facevamo gite sulle colline (M. M., Ferrere, 1938). 

Si faceva festa a Pasqua e Natale o quando moriva un’autorità; non c’erano gite, ma c’era ogni giorno con il sole una mezz’ora di ricreazione all’aperto con gioco al quale partecipavano anche i maestri (S. D., Cologna Veneta, 1937). 

Si faceva festa la domenica; qualche volta facevamo gite, magari si andava fino all’acquedotto a piedi ( G. M., Villafranca, 1950). 

No, non capitava mai di uscire (F. F., Ferrere, 1919). 

I giorni festivi erano San Giuseppe e le festività solenni; si facevano poche gite, si andava in campagna o in collina a visitare santuari vicino alla scuola (E. C., San Paolo Solbrito, 1935).

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