Il Corano,
libro sacro dell’Islam
•Dall’arabo al koran (=il libro), è il libro sacro dei
musulmani, che lo custodiscono
con grande venerazione in casa, lo toccano solo dopo le abluzioni quotidiane, e lo tengono generalmente avvolto
in un foulard di seta. Dettato
in lingua araba tra il 610 e il 632 dal profeta Maometto ai suoi discepoli (secondo la tradizione su rivelazione divina
attraverso l’arcangelo Gabriele)
e trascritto su materiale vario (come le foglie di palma e le ossa piatte di cammello) è diviso in 114 capitoli o sure e
costituisce anche la base del
diritto musulmano.
•Accanto al Corano, le fonti fondamentali della teologia
e della legge sono: la Sunna, imitazione dei detti e dei fatti di Maometto,
tramandati dai suoi seguaci
attraverso i secoli; la Shari’a,
la cui matrice è la stessa della teologia islamica, cioè il Corano. La loro interpretazione
provoca, però, pesanti diatribe giuridiche
e filosofiche. E’ la Shari’a, nell’Islam, a dettare al credente le norme da seguire per lo statuto familiare, il diritto penale,
il diritto pubblico, le relazioni
con i non musulmani, per impostare insomma secondo le regole dettate da Maometto la sua vita religiosa, politica e
sociale.