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- E’ la religione degli Ebrei, la più antica fra le fedi monoteistiche. La
lingua italiana utilizza convenzionalmente il termine “ebraismo”, benché
la religione abbracciata dagli Ebrei sin dall’epoca che seguì la fine
dell’esilio a Babilonia (VI sec. A.C.), venga definita scientificamente
“giudaismo”.
- Nato nella Palestina, in parte coincidente con il territorio
dell’odierno stato di Israele, l’ebraismo è oggi diffuso in tutto il
mondo: è praticato fuori d’Israele dalle comunità della diaspora,
formatesi in seguito ai fenomeni di emigrazione che, spesso a causa di
persecuzioni ed espulsioni, hanno caratterizzato l’intera vicenda
ebraica.
- Vi sono al mondo 18 milioni di ebrei, (dei quali 6.800.000 negli Stati
Uniti, oltre 3.600.000 in Israele, quasi 2.000.000 in Russia, circa
1.500.000 in Europa); non tutti praticano la fede tradizionale, nel cui
ambito non mancano poi orientamenti diversi e talora addirittura
contrastanti.
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- 1900 a.C.: si stanziano in Palestina gli Ebrei, un gruppo di tribù
nomadi di lingua semita.
- 1700 a.C.: sull’onda delle migrazioni degli Hyksos verso oriente ,
alcune tribù ebraiche migrano verso il delta del Nilo
- 1250 a.C.: ormai ridotti in schiavitù, gli Ebrei abbandonano l’Egitto e
si insediano in Palestina.
- 1200 a.C.: per sottrarre ai filistei la Palestina, le tribù ebraiche,
guidate da re David, giungono a controllare la regione e a conquistare
Gerusalemme, dove pongono la capitale.
- Dopo la morte di Salomone (960-922 a.C.), il regno fu diviso tra i suoi
due figli: Israele a nord e Giuda a sud.
- 721 a.C.: il regno d’Israele fu distrutto dagli assiri di re Sargon II e
quello di Giuda da quello di Giuda dai babilonesi di Nabucodonosor.
- 587 a.C.: conquistata per ben due volte Gerusalemme, Nabucodonosor ne dà
alle fiamme il tempio e ne deporta in Mesopotamia buona parte della popolazione (“esilio
babilonese”).
- Conquistata Babilonia, i Persiani consentirono alla popolazione ebraica
di tornare nuovamente in Palestina. Lo stato ebraico non sarebbe più
risorto nella sua integrità.
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- 14/05/1948: Israele proclama la sua sovranità in un territorio in cui
vivono circa 650.000 ebrei e 726.000 arabi. Egitto, Siria, Libano,
Giordania, non riconoscendo il nuovo stato, lo attaccano militarmente.
La vittoria è di Israele. Inizia l’esodo dei palestinesi.
- 1965: nasce l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP),
organismo politico riconosciuto dall’ONU nel 1974 quale “l’unico e
legittimo rappresentante del popolo palestinese”
- 1967: lo stato di Israele si estende in seguito alla guerra con i paesi
arabi; le annessioni israeliani conseguenti alimentano un nuovo esodo
dei palestinesi.
- Attualmente una parte rilevante dei palestinesi vive in campi profughi,
sostenuta finanziariamente da stati arabi e da organizzazioni
internazionali quali la Croce Rossa e UNRWA, un’agenzia dell’ONU.
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