LABORATORIO DI STORIA > materiali didattici > progetti di lavoro > la ricerca sul filo spinato > guerra 15-18 > mat4

Sulla prima guerra mondiale

Le trincee

"Le trincee ... erano delle buche profondamente scavate nel terreno per una lunghezza di cinque metri all'incirca e per la larghezza di un metro. Vi si penetrava per una scala a pioli colocata in posizione assolutamente verticale nell'apertura che affiorava al livelo del terreno, e quando s'era dentro ci si trovava nell'oscurità più completa, le feritoie erano inservibili sia perché mancavano di campo di tiro, sia perché erano troppo alte per tiratori in ginocchio, e troppo basse per tiratori in piedi. Gravava sul capo il tetto fatto di travicelli assai sottili, sostenenti uno strato di terra che non avrebbe fermato, non dico il più piccolo proiettile d'artiglieria, ma neppure una pallottola di fucile. Una tana, una orribile tomba!"

(A.Monti, Combattenti e silurati, Ferrara 1922)


"Il cannone ha distrutto ogni germe di vegetazione; tra la propria trincea e quella nemica non vi è che un tratto di terreno sconvolto, più o meno ampio, di là e di qua i reticolati, paletti contorti, qualche straccio che il vento agita goffamente. E' un deserto. Non un movimento. Gli osservatori, le vedette conoscono il terreno punto per punto, in ogni minuzia. Un ramo d'albero smosso, una palata di terra fresca, un sasso cambiato di posto sono avvertiti come grandi novità. A quando a quando, nelle giornate di tregua, romba d'un tratto un colpo secco di fucile, che desta, come per eco, altri colpi; a quando a quando il rabbioso chiacchierare delle mitragliatrici. Poi di nuovo silenzio di morte."

(A. Gemelli, Il nostro soldato, Saggi di psicologia militare, Milano 1917)

da Piero Melograni, Storia politica della grande guerra, ed Universale Laterza, Bari 1977, vol primo