Editoria

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Un pubblico numeroso e crescente di lettori sollecita all'inizio del '900, lo sviluppo di un'attività editoriale che passerà progressivamente per libri e giornali a tirature sempre più alte.

Il settore dell'editoria è uno dei settori più attinenti alla cultura e alla divulgazione del sapere, in cui le cifre hanno avuto impennate stupefacenti sia per ciò che riguarda la produzione che il consumo.

Nel campo dei quotidiani e dei periodici si ha la moltiplicazione delle testate e delle tirature, i progressi tecnologici rinnovano rapidamente le tecniche di produzione con risultati notevoli sul piano della rapidità e della quantità della merce prodotta.

L'insaziabile fame di divertimenti e di emozioni delle masse spiega l'evoluzione della stampa popolare all'inizio del '900.

Sotto vari aspetti fu la Francia il primo paese a creare un stampa quotidiana popolare.

I quotidiani non ebbero la stessa importanza; se occasionalmente con lanci pubblicitari, con regali e facilizioni gratuite per gli abbonati.

In Germania, la stampa era dichiaratamente politica e più frazionata.

Le altissime tirature di periodici all'inizio del '900 dipendono da una serie di fattori come la tecnologia avanzata dei sistemi di composizione e di stampa, la rapida ed efficace rete di raccolta e di trasmissione delle notizie, la diffusione dell'alfabetismo, la distribuzione capillare in tutto il paese, e, infine, i cospicui introiti ricavati dalle inserzioni pubblicitarie.

Solo questi introiti hanno permesso di ridurre il prezzo dei giornali, che erano il principale veicolo della pubblicità di massa.

Tutta la stampa europea era molto politicizzata, infatti quasi tutti i giornali sostenevano l'uno o l'altro partito politico o almeno si schieravano a sinistra, al centro o a destra, tanto che gli uomini politici di prima grandezza si identificavano in una o più testate giornalistiche. Cio' accade anche in Italia

www.itcgmontefiascone.it/novecento/alfabeti.htm

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