“… L’Italia è un
paese ricco di colline: esse occupano una
superficie pari al 42% circa della sua superficie
complessiva.
……A seconda della
loro origine, le colline possono
in prima approssimazione venire distinte in moreniche, vulcaniche, sedimentarie.
- Colline moreniche: si sono formate per il
successivo accumularsi dei detriti lasciati dagli antichi ghiacciai (depositi morenici) a seguito del loro
movimento di avanzamento e arretramento. Esempi sono le colline del Canavese in Piemonte, quelle
della Brianza in Lombardia, quelle del
Garda tra Lombardia e Veneto
-- Colline vulcaniche: si sono formate
per l’accumulo dei detriti
eruttati da antichi vulcani, poi spenti. Esempi sono i monti Berici e i colli Euganei nel Veneto e molte
delle colline laziali.
-- Colline
sedimentarie: si sono formate in epoche lontane per l’accumulo sul fondo di un antico mare di depositi (sedimenti) che, a seguito di
lenti movimenti della crosta terrestre, sono poi stati sollevati e sono emersi.
Esempi sono costituiti dalle colline
del Po, vicino a Torino; dalle colline del Monferrato e delle Langhe, tutte in Piemonte.
…Le colline dell’Italia
meridionale hanno per lo più origine sedimentaria…La natura calcarea ed argillosa del terreno
che le costituisce le espone in modo intenso all’erosione…”
Vediamo un altro esempio di mappatura di un brano ,
tratto dal testo di geografia in adozione:
AA. VV.,
IL VAGAMONDO, Loescher, Torino 2004, pag. 251, di cui riportiamo una parte.