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Emigrazione 1901 - 1915 e industrializzazione 1911 - 1927

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In Italia tra il 1911 e il 1927 c'erano tre settori industriali in via di sviluppo: tessile, chimico e metalmeccanico.Nei 16 anni tra la prima e la seconda serie di istogrammi ci sono stati parecchi cambiamenti.

Il settore tessile e quello metalmeccanico conoscono un grande sviluppo in Piemonte e Lombardia e in generale la produzione di filati e tessuti è l'industria prevalente nell'Italia dei primi del Novecento, il che fa pensare che il paese fosse industrialmente arretrato rispetto agli altri paesi europei che, dopo aver iniziato il loro processo di industrializzazione con l'industria leggera, avevano però potenziato fortemente anche l'industria chimica e metalmeccanica che erano state trainanti nella fase della seconda rivoluzione industriale di fine '800 - primi '900.

Il divario tra Nord e centro sud appare molto evidente: nelle regioni del centro-sud, a parte un modesto incremento dell'industria tessile, si può notare come le altre tipologie industriali addirittura diminuiscano.

Per quanto riguarda l'emigrazione, si può osservare come essa sia inversamente proporzionale alla presenza di industrie: minore al nord e molto forte al sud. La situazione del centro Italia risulta la più statica sia per quanto riguarda l'industrializzazione, sia in relazione ai movimenti di popolazione.

by Valentina Rizzo

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