Rosanna Strocchia (13-04-2002 13:50)

Anche x me l’utilizzo delle nuove tecnologie (ipertesti, approfondimenti tematici multimediali, navigazione in Internet ecc,) come accessoria risorsa didattica produce negli allievi evidenti e impensati effetti positivi sia sul piano motivazionale che su quello della polarizzazione dell’attenzione. La spiegazione di ciò sta nel fatto che, indubbiamente, molti ragazzi vedono nell’ impiego del computer come risorsa didattica una dimensione estremamente ludica (l’utilizzo e la fruizione di elementi come una tastiera o un mouse nel loro primo approccio col computer sono vissuti con lo stesso interesse con cui si guarda ad una partita fatta con la Playstation) ma a ben vedere l’utilizzo del computer, mezzo innovativo e tecnologico per eccellenza, anche nella prospettiva giovanile viene dagli studenti inteso come un avvicinamento al loro mondo, una ulteriore possibilità offerta a loro di poter applicare "anche" a scuola il loro modo di apprendere, di ricercare e organizzare le conoscenze (ormai per i ragazzi del 2000, con buona pace di noi insegnanti talvolta contrari a questo modo di vedere, strumento “esclusivo” per ogni ricerca assegnata è la consultazione di un’enciclopedia multimediale).

Dovendo esprimere opinioni in merito vorrei sottolineare aspetti positivi e limiti di questi nuovi mezzi ; partendo dall’analisi degli aspetti positivi ritengo che la diversa modalità di mediazione didattica offerta dal materiale interattivo (quando non si tratta di esclusivo stampaggio di materiali ) consente all’allievo di mettersi alla prova, di ragionare per associazioni di idee, di costruirsi nel corso della consultazione un personale percorso , non obbligato da una sequenzialità stabilita, ma realizzato attraverso richiami, schede, rinvii liberamente scelti. L’itinerario cognitivo scelto dal fruitore (in una ottimale fruizione di un materiale interattivo) è infatti libero, e pertanto adattabile ai metodi e ai tempi di studio più congeniali per ciascuno ,con la possibilità di effettuare pause, ripetizioni, approfondimenti, aggregazioni e ristrutturazioni di nozioni, al di là di ogni rigido schematismo imposto da un libro di testo tradizionale (la cui funzione, tuttavia, non si mette in discussione). A tutti questi aspetti positivi, tuttavia, si accompagnano i limiti offerti da un utilizzo esclusivo di prodotti tecnologici : utilizzare ipertesti, enciclopedie e approfondimenti tematici multimediali non deve infatti disabituare i giovani alla lettura dei testi, al reperimento delle fonti, al confronto di opinioni né deve privarli della capacità immaginativa , dell’abitudine al pensare e a porsi domande. Sarebbe terribile infatti se le nuove generazioni, consumatrici esclusive di prodotti multimediali non sentissero più la forza di attrazione presente in un buon libro, non provassero più il piacere di immaginare quanto descritto da un autore, di fantasticare e inventare gli scenari più opportuni alle descrizioni. Per quanto attiene in particolare le discipline storiche si ritiene che la fruizione dei prodotti multimediali, strutturati e organizzati in maniera reticolare e non sequenziale permetta agli studenti di ogni età sia di apprezzare la contemporaneità degli eventi in ogni parte del mondo ( descrizione che qualsiasi libro presenta necessariamente in modo sequenziale) sia di poter analizzare momenti e periodi storici in maniera multidisciplinare, visionando direttamente (ad es. attraverso immagini, suoni, documenti o ricostruzioni iconografiche )quanto accade in ambiti disciplinari diversi in maniera più diretta e più incisiva di quanto possa fare qualsiasi rimando del libro di testo.

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Rosanna