Maria Sartori (15-05-2002 16:05)

Forum migrazioni

 Nel delineare i campi di indagine per uno studio delle migrazioni europee, farei una premessa che faccio sempre con i ragazzi e porrei ben chiara la distinzione tra profugo ( dal latino profugere=cercare scampo) ed emigrato (colui che espatria temporaneamente o definitivamente per ragioni di sussistenza e di lavoro).

Oggetto di indagine;

1)- Emigrazioni dall'Europa

a-     Fuga dalla Germania nazista prima e durante la Seconda Guerra Mondiale.

b-     Fuga dai Paesi occupati dai tedeschi per sottrarsi alle persecuzioni.

c-      Fuga dai Paesi dell'Est durante il periodo di Guerra Fredda.

     2)- Emigrazioni alla fine della Seconda Guerra Mondiale, un po’ da tutta Europa, per lo più verso le Americhe.

     3)- Emigrazioni odierne dai Paesi del Terzo mondo verso l'Europa economicamente sviluppata.

     4)- Ritorno in Europa (ed in Italia in particolare) di emigrati di antica data.

 

Mi si permetta una testimonianza relativa all' Esodo dei Giuliano-Dalmati, essendo io figlia di profughi istriani e come tale alla ricerca di una verità storica dei fatti.

 

Date fondamentali che hanno determinati l'esodo:

8 settembre 1943: armistizio tra l'Italia e gli Alleati.

1°maggio 1945: gli Jugoslavi occupano Trieste per 45 giorni.

10 febbraio 1954: Memorandum di Londra per il T.L.T. (Territorio Libero di Trieste)

10 novembre 1975. Trattato di Osimo per la zona B del T.L.T.

 

Armistizio dell'8 settembre 1943: sbandamento delle nostre truppe con conseguente abbandono delle caserme e dei magazzini militari. Si realizza un'occupazione da parte degli Jugoslavi la cui politica annessionistica mira ad estendere il confine della neocostituita "Federativa Jugoslava" addirittura fino al fiume Tagliamento. In Istria per quaranta giorni imperversa la furia titina. Lo scopo è di terrorizzare la popolazione di origine italiana e costringerla ad andarsene per realizzare una sorta di "pulizia etnica": prova ne sia che nelle foibe e nei lager finirono non solo italiani e fascisti, ma anche partigiani o comunque chiunque all'epoca si opponeva all'annessione alla Jugoslavia (su questo importantissimo punto desidero pareri essendo anch'io alla ricerca della verità).

Ottobre 1943: le truppe tedesche ritornano in Istria e gli Slavi sono costretti a ritirarsi.

1° maggio 1945: i Tedeschi si ritirano ed inizia l'occupazione dell'intera Venezia Giulia da parte delle truppe jugoslave che procedono ad atti di terrorismo e di eliminazione fisica.

 

Scheda sulle foibe: sono voragini di natura carsica presenti in tutta la Venezia Giulia profonde anche 200 metri, nelle quali si infiltrano le acque che sul fondo formano del laghi e corsi d'acqua sotterranei. Far precipitare nelle foibe la gente è un modo sbrigativo per far sparire le persone senza lasciare traccia, per l'impossibilità di recuperare le salme.

 

Territorio Libero di Trieste:

Il 10.2.1947, a Parigi, viene firmato il trattato di pace con l'Italia, che sottrae all'Italia la Venezia Giulia. Fin dal 1945 il territorio è diviso in due zone:

Zona A amministrata dagli anglo-americani.

Zona B amministrata dalla Jugoslavia.

La zona A comprende Trieste e i Comuni limitrofi ed è presidiata da 5000 soldati americani e da 5000 soldati inglesi, mentre la zona B comprende i Comuni da Capodistria a Cittanova ed è presidiata da 5000 soldati slavi.

Il governo Jugoslavo non rispetta gli accordi sottoscritti con il Trattato di Pace del 1947 che prevede, tra l'altro, anche l'uso ufficiale della lingua italiana, la libertà di pensiero e di comunicazione, di transito delle merci e la facilitazione per i passaggi di frontiera: la sovranità politica jugoslava cancella i diritti umani fondamentali dei cittadini della zona B tanto da indurre inglesi e americani ad abbandonare il progetto del T.L.T.

Il 20.3.1948 con una Dichiarazione Tripartita (inglese, francese e americana) viene affermato che la Jugoslavia si è annessa di fatto la zona B. Viene sostituita la lira italiana, continua il terrore delle aggressioni e delle minacce, vengono precettati gli abitanti per essere adibiti al "lavoro obbligatorio".

5 ottobre 1954 la zona A cessa di essere governata dagli Alleati e viene assegnata alla amministrazione civile italiana, mentre la zona B viene affidata alla amministrazione civile jugoslava. A seguito di questa decisione quasi tutti gli italiani residenti nella zona B si trasferiscono esuli in Italia.

 

L'esodo

Partono verso l'ignoto: operai, contadini, pescatori, artigiani, commercianti, impiegati pubblici e privati, liberi professionisti, insegnanti, dirigenti d'azienda. Abbandonano: le case, le campagne, e ogni altro strumento e luogo delle loro attività. Tutti affrontano l'esodo, consci di una decisione che costa la distruzione del focolare domestico, la fine delle comunità cittadine e rurali fino ad allora vissute in modo anche plurietnico. Sono 350.000 tra Istriani, Fiumani e Dalmati. Molti espatriano in altri continenti: è diaspora.

 A chi desidera approfondire l'argomento consiglio di leggere:

Arrigo Petacco L'ESODO, ed. Le Scie, Mondadori

Annamaria Mori, Nelida Milani BORA,

 

                                     Maria Sartori (sartori.maria@email.it)