Giuseppa Reale (25-04-2002 13:38)

REALE GIUSEPPA – RELAZIONE SUL LABORATORIO 1:

USARE E COSTRUIRE IPERTESTI

La ricerca cognitiva ha assodato che i processi mentali su cui si basano il pensiero,l’agire,l’interazione con il mondo esterno, sono di tipo reticolare,  pertanto l’apprendimento deve consistere non in un accumulo di conoscenze,ma nella costruzione di mappe, modelli, schemi che si legano alle conoscenze pregresse con connotati personali e unici.

Le nuove tecnologie introducono elementi di rottura con la tradizione pedagogico-didattica,non solo a livello delle strategie e delle metodologie, ma anche a livello dei contenuti dell’apprendimento. L’ipertesto permette percorsi educativi attraverso vie multiple e diversificate e offre allo studente la possibilità di attivare quei processi propri dell’apprendimento naturale che,come si è detto,è basato su logiche associative.

La caratteristica principale dell’ipertesto è quella di rompere la linearità del testo,offrendo micro-testi che contengono nodi o link, che hanno legami con altri micro-testi.I nodi non rispondono al criterio della linearità né alla dimensione del prima –poi, inoltre non vi è unidirezionalita. L’utilizzazione delle  tecnologie multimediali, facilita l’apprendimento, ma non è ancora apprendimento, poiché apprendere vuol dire costruire saperi e i saperi a loro volta sono il risultato di simbolizzazione ,categorizzazione, generalizzazione. Alla base dell’apprendimento vi è l’acquisizione di un efficace metodo di studio, sorretto da elementi di padronanza meta-cognitiva. Ciò vuol dire che la funzione del docente è ancora tutta da giocare e da definire.

Personalmente,dall’anno scorso ad oggi, ho costruito con i miei ragazzi 2 ipertesti afferenti alle discipline storico-letterarie.

Il primo, realizzato in una terza media della s.m.s. “A.Manzoni” di Niscemi, si sviluppa lungo le tematiche della  2a guerra mondiale e in particolare della guerra d’Africa, sulla falsariga del percorso biografico di un reduce prigioniero degli inglesi nel campo di Tobruk, il quale(era il nonno di un’alunna)ha reso testimonianza diretta della sua esperienza trasformata da uno dei gruppi del lavoro in testo narrativo di genere autobiografico.

Il secondo(che ho cercato di inserire per il momento senza successo nella classe virtuale e nel forum), è stato realizzato in una seconda classe della stessa scuola ed è nato dall’idea di legare un tema di attualità(il bioterrorismo), con  contenuti curricolari quali le grandi endemie del Trecento e del Seicento. Poiché esse hanno influenzato l’immaginario collettivo attraverso opere di narrativa o pittoriche, si è organizzato un ipertesto che coinvolgesse  in modo interdisciplinare la storia,l’italiano e le scienze,e i rispettivi docenti.

Il percorso è stato a lungo termine(primo quadrimestre e parte del secondo) e ha coinvolto tutta la classe.

Il lavoro  si è svolto a tappe anche perché seguiva la programmazione relativa agli argomenti inclusi e per esigenze di reperimento,consultazione dei materiali e delle fonti,cernita dei contenuti, creazione di mappe concettuali e ,creazione del prodotto multimediale anche in termini operativi e tecnici.

SCHEMA GENERALE

L’ipertesto si basa essenzialmente su tre nodi:

-Storia

-Letteratura

-Scienze

 si struttura con l’aiuto di testo,immagini e suoni, in modo non gerarchico e si avvale di approfondimenti in forma di collegamenti ipertestuale o link.

CONTENUTI

-Cause,diffusione e conseguenze delle epidemie del Trecento e del Seicento;

-Studio di autori e opere che hanno affrontato il tema della peste;

-Caratteristiche,eziologia e diffusione delle malattie contagiose a rischio di endemia.

OBIETTIVI

Oltre agli obiettivi curricolari previsti nell’ambito della programmazione delle discipline coinvolte,si è perseguita la capacità di:

- progettare  un percorso con caratteristiche complesse;

-comprendere i legami che intercorrono tra fenomeni di ordine storico,culturale e scientifico;

-produrre un lavoro in cui confluiscano competenze e abilità legate a diversi saperi;

METODOLOGIA

La metodologia didattica usata si può schematizzare nel seguente iter:

v     Attivazione delle preconoscenze o prerequisiti

v     Definizione del tema e scelta degli argomenti

v     Formazione spontanea di gruppi e divisione delle mansioni ,anche in base allo stile cognitivo di

v     ognuno

v     Comprensione e acquisizione delle conoscenze

v     Scelta di cosa e come

v     Semplificazione del complesso(sottolineare,evidenziare,creare a margine,titolare),assimilazione del lessico,uso di codici specifici(visivi ,auditivi),costruzione di reti associative

v     Organizzazione dei documenti in quanto nodi dell’ipertesto

v     Fase operativa(creazione e collaudo dell’ipertesto con il computer)

 

 

Vantaggi sul piano dell’acquisizione  di abilità e conoscenze riscontrati

 

Come chiunque abbia  fatto un’esperienza anche minima di uso del computer in classe,mi sono resa conto delle radicali modificazioni che intervengono nell’atteggiamento degli studenti.

Le riassumo:

-Il disinteresse,la noia,l’ansia presenti in una tradizionale lezione frontale,lasciano il posto a emozioni positive e ad impulsi creativi.

-Il clima da competitivo diventa cooperativo in quanto nessuno disdegna,in vista del prodotto finale comune,di chiedere consigli al compagno o al docente.

-Il rapporto con il sapere da passivo diventa attivo.

-La costruzione della conoscenza non procede in modo sequenziale e cumulativo,ma si seguono percorsi reticolari All’intelligenza scolastica di tipo tradizionale fondata sul linguaggio e sulla logica,si affianca quella associativa,quella iconica,quella musicale,quella fantastico-creativa.

-La classe subisce una scomposizione continua dei ruoli;le posizioni dei singoli e le gerarchie non si cristallizzano mai perché variano compiti e stimoli.

-         Crescono i saperi sulle procedure.Operando al computer si acquisisce padronanza su saperi che prescindono dalla verbalizzazione.

-         Si crea un’aspettativa di gratificazione che incentiva la creazione del prodotto finale, potenziando e rinforzando il gusto dello scrivere e del comporre. Far maturare il piacere della scrittura diventa obiettivo realistico e le competenze maturate permangono intatte anche quando si passa alla scrittura a mano.

-         Lo svolgimento del lavoro assume anche una dimensione ludica che alleggerisce la fatica e accelera il lavoro.

 

Riflessioni finali

L’utilizzazione delle tecnologie multimediali facilita il processo di apprendimento e conferma la funzione primaria del docente che diventa anche esperto-tutor (io stessa, in orario extra-scolastico e su progetto finanziato dal fondo di Istituto e approvato dal Collegio dei docenti,ho alfabetizzato i ragazzi sull’uso del computer e del software adatto alla creazione degli ipertesti).