|  | Introduzione Questo ipertesto fa parte di
    un lavoro di ricerca più ampio sulla storia del filo spinato che ha
    coinvolto diverse classi dell'IPSSCT Sella di Asti e che ha preso
    spunto dal libro di Olivier Razac Storia politica del filo spinato (ed
    Ombre Corte, Verona, 2001).In quel saggio si riflette sull'uso di questo strumento in quanto
    dispositivo di inclusione ed esclusione che radicalizza i conflitti tra
    coloro che si ritengono detentori di diritti e quelli che da essi sono
    esclusi.
 Il filo spinato, dice Razac, fa sì che gli Indiani, i soldati tedeschi o
    francesi e i prigionieri dei campi di concentramento non siano
    "semplicemente" esclusi dalla società e respinti verso la sua
    periferia. Non si tratta di definire dei cittadini di serie B nè degli
    esseri con minori diritti. Per loro, essere al di là o all'interno dei fili
    spinati non significa trovarsi in una condizione degradante ma in una non
    condizione assoluta. Non sono alle prese con una vita difficile, ma con una
    morte violenta.
 A partire da questa riflessione, abbiamo deciso di indagare sulla storia
    degli indiani d'America non limitandoci alla fase segnata dall'invenzione
    del filo spinato (che avviene nel 1873 e che catatterizza il periodo più
    cruento degli scontri tra bianchi e indiani) ma muovendo dalle loro più
    remote origini per ricostruirne poi le tappe della discriminazione e dello
    sterminio che, iniziati dalla progressiva conquista del nuovo continente da
    parte degli europei, si concludono con la completa distruzione di quel
    popolo e della definitiva reclusione dei superstiti nelle riserve.
 Si è trattato quindi di studiare una storia di lungo periodo, osservando
    mutamenti e permanenze, individuando periodizzazioni e snodi ed intrecciando
    ricostruzioni storiografiche e fonti.
 Gli studenti infatti hanno avuto come compito la lettura di molti testi
    tanto di ricostruzione storica sull'argomento quanto di testimonianze
    dirette degli eventi da parte degli indiani e, individualmente in una prima
    fase e, successivamente, in gruppo, hanno elaborato sintesi storiche in modo
    da costruire una cronologia che si aprisse ad approfondimenti degli eventi
    più significativi di questa storia. Man mano che, in classe, si relazionava
    sulle diverse letture, un gruppo si occupava di selezionare testimonianze
    significative rispetto agli eventi esaminati.
 Tutti i materiali prodotti sono stati raccolti in questo ipertesto per
    consentire una organizzazione coerente e al tempo stesso multiprospettica
    del materiale prodotto.
 Per gli studenti questo ha significato imparare a lavorare con un editor
    html e iniziare a ragionare secondo una logica ipertestuale, ponendosi
    problemi non solo di contenuto ma anche di forma e di realizzazione grafica
    del loro lavoro.
 Il lavoro ha occupato una buona parte del primo quadrimestre e si
    concluderà con una mostra, il 27 gennaio, giornata della Memoria, per la
    quale gli studenti prepareranno cartelloni di sintesi della loro ricerca
    (che andranno ad aggiungersi a quelli sulla prima guerra mondiale e sul
    lager preparati da altre classi) e presenteranno il loro ipertesto.
 Patrizia Vayola |