progettazione

il gruppo di lavoro

Bisogna decidere in anticipo il livello di partecipazione degli alunni alle fasi di progettazione e assemblaggio. In sintesi si possono configurare varie situazioni, con diverse forme di coinvolgimento attivo circa l'uso delle tecnologie.

  1. Una prima situazione è quella in cui i ragazzi partecipano attivamente alla progettazione teorica, alla ricerca dei materiali ma non intervengono materialmente nella fase di assemblaggio, limitandosi a suggerire con i loro interventi le "mosse" dell'insegnante.
  2. Una seconda situazione è quella in cui i ragazzi intervengono prevalentemente nella fase di editing e lavorano, se necessario in gruppi individuati sulla base di predisposizioni e competenze, soprattutto alla sistemazione dei testi, al ritocco delle immagini, al trattamento degli audio e dei video.
  3. Una terza situazione è quella in cui gli alunni intervengono attivamente nella fase di assemblaggio ma all'interno di griglie ben definite. I docenti predispongono una struttura di massima, una sorta di "semilavorato" con pagine e parte dell'interfaccia dell'ipertesto già strutturate. I ragazzi completano il lavoro inserendo altri elementi, attivando dei link e modificando la struttura iniziale, fino ad ottenere un risultato definitivo.
  4. Una quarta situazione vede i ragazzi partecipare direttamente sia alla progettazione che alla programmazione multimediale utilizzando anche lo strumento di authoring e/o il linguaggio di programmazione.

L'organizzazione dei gruppi è molto importante.
La progettazione multimediale, per sua natura, sollecita una organizzazione della classe per gruppi. Ma come dovranno essere costituiti e per quale finalità dovranno lavorare?

Si possono verificare due situazioni limite.

  1. Nella prima l'insegnante o gli insegnanti decidono di far lavorare i ragazzi puntando soprattutto sulla collaborazione reciproca, senza definire ruoli precisi, cercando di fare in modo che "tutti facciano tutto", ovviamente discutendo, aiutandosi. Gli insegnanti, in questo caso, privilegiano soprattutto il processo, pongono l'accento sull'acquisizione, da parte di tutti i ragazzi, di alcune abilità fondamentali e sul raggiungimento di alcuni obiettivi comuni.  In questo caso il docente è un tutor, un esperto che cerca di aiutare i suoi allievi a compiere coscientemente e autonomamente dei progressi
  2. Nella seconda situazione gli insegnanti decidono di organizzare dei gruppi di lavoro puntando sulle caratteristiche specifiche dei ragazzi, mettendo insieme un'équipe in cui ciascuno svolge prevalentemente un ruolo più o meno specializzato. L'accento è sul prodotto, più che sul processo.  In questo caso il docente somiglia di più ad un coach, un "allenatore" che cerca di pilotare la sua squadra verso risultati di qualità, valorizzando il più possibile le individualità di cui dispone.