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storia delle donne - TAPPA 2

ALLEGATO 4 

  di Agnese Argenta

CONSIDERAZIONI

CAMPO DELLA POLITICA

A partire dal dopoguerra fino a pochi anni fa, la presenza delle donne in politica è stata praticamente inesistente. Solo negli ultimi 5 anni si sono avute alcune presenze femminili nel consiglio comunale tra cui un sindaco e qualche assessore.

Le percentuali locali sono state più basse se confrontate con le percentuali di tutta la regione per quanto riguarda i comuni. Nelle prime elezioni comunali del dopoguerra la presenza femminile nei consigli comunali piemontesi fu del 3,3%, attualmente la media si aggira sul 10-11%. Nel parlamento nazionale, alle prime elezioni politiche, la media fu di 3,8% (41 donne in tutto). Poi la percentuale diminuì ancora, superando il livello della prima legislatura solo nel 1971(51 donne). Nelle elezioni politiche del 1996 la percentuale è stata del 9% (67 donne alla Camera e 26 al Senato).

Nella storia della Repubblica italiana le donne ministro sono state solo 26 su 1425 ministri uomini. 

Con il governo D'Alema (1998-99) le donne ministro sono 6 (15%) una percentuale più vicina a quella dei paesi europei. Le donne ministro sono infatti il 50% dei ministri in Svezia, il 35% in Danimarca, oltre il 30% in Francia,oltre il 28% in Spagna. La scarsa presenza femminile nel campo della politica italiana è dovuta, secondo noi, alla tardiva acquisizione dei diritti politici (1945) e alla tradizionale vocazione familiare,dovuta a vari condizionamenti, della donna italiana.

Fare politica significa ancora trascurare la famiglia o rinunciare alla famiglia.

SCUOLA

Maggiore presenza le donne hanno nel campo della scuola.
La presenza femminile nella scuola è aumentata moltissimo dal dopoguerra ad oggi, anche in quei settori dove prima della guerra le donne erano assenti a causa delle leggi vigenti nel periodo fascista che vietavano alle donne di diventare presidi nella scuola superiore e media e di insegnare negli ultimi anni della scuola superiore (licei ed istituti tecnici). Questa legislazione stabiliva anche una riserva di posti maschili anche nella scuola elementare. Durante il fascismo la presenza femminile nella scuola elementare e soprattutto negli asili era ben vista, poiché queste attività erano considerate il prolungamento del ruolo materno quindi adatte alle donne.

Ora le donne sono il 56% nella scuola superiore,il 72% nelle scuole medie, il 94% nelle elementari, il 99,3% nelle materne. Le percentuali  della presenza femminile diminuiscono notevolmente nelle università e solo il 14% sono le dirigenti nel Ministero della P. I. 

Più si sale nella scala gerarchica più la percentuale di donne diminuisce.

ATTIVITA' VARIE

Considerando complessivamente le attività varie abbiamo constatato che in tutte le attività,un tempo considerate maschili,ora c’è una forte presenza femminile, ma la loro presenza si fa più rara nei posti di dirigenza.

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