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- Che ruolo aveva la donna romana nella società?
- Come vivevano le loro storie d’amore?
- Erano libere di condurre la vita secondo le proprie inclinazioni?
- Quali erano i suoi interessi e le sue occupazioni?
- Com’era la vita coniugale?
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- Prerequisiti di conoscenze linguistiche:
- capacità di comprensione di un testo scritto
- capacità di estrapolare da un testo i contenuti più significativi
- capacità di rispondere a quesiti
- capacità di elaborare un piccolo testo scritto
- capacità di condurre una ricerca supportati dal docente
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- Prerequisiti di conoscenze storiche:
- Padronanza di semplici connessioni spazio-temporali e di causa effetto
- capacità elementare di contestualizzazione; conoscenza di base degli
eventi fondamentali della storia romana
- capacità di leggere e trarre le informazioni più immediate da documenti
con un basso livello di complessità
- capacità di orientamento tra gli elementi fondamentali che costituiscono
la struttura della società romana
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- Obiettivi educativi:
- Superare la visione stereotipata della vita del mondo antico e del ruolo
che la donna aveva in essa
- comprendere il mutamento della condizione della donna nel tempo;
- stimolare l’interesse verso la partecipazione ai fenomeni sociali,
civili, politici ed economici del nostro tempo
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- Obiettivi cognitivi:
- 1) Analizzare e trarre informazioni da documenti scritti e iconografici
a un livello di complessità crescente
- 2) Produrre brevi testi accompagnati da note e citazioni
- 3) Comprendere le caratteristiche fondamentali della condizione della
donna romana
- 4) Individuare il ruolo delle donne nella formazione e nello sviluppo
della società romana, delle sue prospettive valoriali e del suo
immaginario.
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- Soluzioni organizzative
- All’inizio del percorso gli alunni verranno invitati, con il metodo del
brainstorming, a richiamare alla mente quanto hanno appreso sulla storia
romana, nell’unità didattica precedente. In seguito, si analizzeranno
documenti scritti e iconici (archivio simulato); la classe verrà divisa
in tre gruppi e ogni gruppo privilegerà lo studio, l’analisi e il
confronto di alcuni documenti mentre il docente fungerà da guida,
chiarendo le eventuali perplessità e fornendo i dati e le prospettive
storiografiche per risolvere le difficoltà incontrate. Infine è previsto
il momento della verifica delle ipotesi formulate dagli allievi e la
ricostruzione delle conoscenze acquisite.
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- Tempi:
- Si prevedono tre fasi di lavoro della durata complessiva di quattordici
ore da utilizzare, nell’arco di
un mese, durante il secondo quadrimestre.
- I Fase:
- Presentazione in Power-point e focalizzazione dell’importanza della
prospettiva di genere nello studio della storia.
- Verifica delle conoscenze già possedute dagli allievi, tramite il metodo
del brainstorming.
- Durata: 3 ore.
- II Fase:
- Lettura partecipata dei testi e dei documenti proposti nell’archivio
simulato. Confronto e dibattito sulle tematiche più coinvolgenti.
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- Formazione dei gruppi e assegnazione dei temi emersi:
- Matrimonio e ruolo della donna nella famiglia;
- Evoluzione dei costumi femminili;
- Rapporto fra donna e cultura.
- Ricerca guidata su Internet (webquest) di ulteriori documenti relativi
ai temi emersi dalla discussione.
- Elaborazione di slide in ppt da parte di ciascun gruppo che illustrino
le conoscenze aggiuntive acquisite.
- Durata: 5 ore.
- III Fase:
- Analisi delle slide e dei documenti connessi.
- Discussione sui risultati della consultazione dei documenti e produzione
di brevi saggi di sintesi del lavoro complessivo (valutazione
sommativa), con note e citazioni, da parte di ciascun gruppo.
- Analisi delle conclusioni e
apertura del dibattito sulla condizione generale della donna a Roma e su
quella della donna nel mondo contemporaneo
- Durata: 6 ore.
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- Destinatari
- La presente lezione è rivolta ai ragazzi della prima classe di un
istituto professionale.
- Finalità
- Stimolare l’interesse verso un
- argomento storico
- Favorire la lettura consapevole
- Cogliere l’efficacia delle nuove tecnologie come strumenti per
l’apprendimento
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- Nell’età arcaica (800-500 a.C) l'uomo (padre o marito) esercitava un
potere totale sulla donna, e addirittura non esistevano sanzioni per
coloro che "esponevano", cioè abbandonavano, una figlia,
mentre veniva punito chi faceva lo stesso con un figlio di sesso maschile.
- Le bambine ricevevano una sommaria istruzione, che riguardava per lo più
l'economia domestica, fino all'età di 12-14 anni circa. A questa età
venivano considerate adulte e pronte per il matrimonio.
- La forma di matrimonio più diffusa era quella "cum manu",
attraverso la quale la sposa veniva posta in condizione di totale
sottomissione e la sua dote assimilata al patrimonio del consorte.
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- Nell’età Repubblicana (500 – 100 a.C.) la condizione femminile non mutò
molto rispetto all'epoca precedente. Le ragazze dipendevano totalmente
dal padre, che poteva addirittura condannare a morte, oltre che gli
schiavi, anche moglie, figli ed altri parenti. Dopo il matrimonio la
donna sottostava al marito, al quale portava una dote, e doveva passare
le sue giornate in casa, dove svolgeva tutta una serie di competenze
considerate tipicamente femminili. Non era conveniente, per la sua
immagine pubblica,che la donna uscisse.
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- Nel periodo imperiale (Nascita di Cristo – 476 d.C.) le donne hanno
incominciato ad usufruire di sempre maggiori libertà, anche se
continuavano ad essere ritenute inferiori agli uomini; uscivano comunque
di frequente per fare spese o per andare a trovare le amiche, e potevano
liberamente partecipare ai banchetti, agli spettacoli e, ancora, recarsi
ai bagni pubblici.
- Anche l'adulterio venne preso in considerazione e dichiarato crimine
pubblico. Esso poteva essere denunciato da chiunque e non fu più quindi
di giurisdizione familiare.
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- Le donne romane,nel periodo tardo repubblicano e in quello imperiale,
non vivevano segregate in apposite stanze, potevano uscire in strada,
passeggiare e soprattutto educare i propri figli. Erano, infatti,
considerate un vero e proprio strumento di trasmissione di cultura e
pertanto le più adatte nell'educare i figli a diventare futuri cittadini
romani.
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- Non venivano cioè ritenute semplici riproduttrici biologiche ma erano
ancora reputate non come individuo, ma come parte di un nucleo
familiare. Questa figura femminile subì nei vari periodi storici alcune
sostanziali trasformazioni e l’indipendenza massima fu raggiunta nel
periodo del Principato e dell'Impero.
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- Sposa, che per anni mi fosti tanto diletta, con la tua abnegazione hai
superato il marito. […]
- Questo è il modesto sepolcro di una donna bella.
- I genitori le diedero il nome di Claudia.
- Amò suo marito, con tutto il cuore.
- Allevò due figli, uno dei quali lasciò in vita, l’altro sotto terra.
- Sapeva conversare piacevolmente, camminava con grazia.
- Lavorò la lana e custodì la casa.
- da un’epigrafe funeraria
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- Guida alla lettura e alla riflessione:
- Quali caratteristiche loda il marito nella moglie Claudia?
- Come ti sembra che sia stato il rapporto tra i due coniugi?
- Secondo te si può dire che Claudia sia una donna moderna?
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- “Il trucco non si addice alle donne”
- Plauto - commediografo latino
- Nell’età arcaica non era ben giudicata la donna che ricorreva troppo al
trucco. Questa concezione rimarrà per tutto il periodo repubblicano fino
all’età imperiale.
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- Dama: […] dammi subito lo specchio e il cofanetto dei gioielli, perché
voglio che il mio amore mi trovi in ordine quando verrà.
- Servo: una donna ha bisogno dello specchio quando non ha fiducia in se
stessa e nella sua età.
- Dama: dammi il rossetto.
- Servo: non te lo do: vuoi guastare, o mia padrona, il più bello dei
capolavori della natura sovrapponendogli un’altra pittura? […]
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- Guida alla lettura e alla riflessione:
- Condividi il parere della società dell’epoca?
- Pensi che la donna accettasse tali imposizioni?
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- “Si affaccia finalmente l’amore”
- Seneca, filosofo del I secolo d.C
- La donna andava in sposa senza conoscere il coniuge… nonostante questo
spesso l’amore giungeva ugualmente.
- Sebbene l’uomo fosse ritenuto superiore, tuttavia aveva rispetto per la
donna e in molti casi provava una grande dedizione, ne tesseva le lodi e
provava un sentimento profondo.
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- Paolina mi raccomanda sempre la salute. Sapendo che il suo spirito fa
tutt'uno col mio, per un riguardo a lei, comincio a riguardarmi io
stesso. Bisogna assecondare l'amore sincero, e qualche volta bisogna
richiamare lo spirito vitale per rispetto dei propri cari: chi non stima
la moglie o un amico tanto da prolungare la propria esistenza, chi si
ostina a voler morire, è uno smidollato. […]
- Seneca, Lettere a Lucilio
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- Guida alla lettura e alla riflessione:
- In che modo Paolina dimostra il suo amore per Seneca?
- In che modo egli la ricambia?
- L’amore di Paolina lo ha cambiato?
- Questo tipo di rapporto ti sembra paragonabile a quello odierno?
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- Matrimoni e divorzi privi di solennità
- II matrimonio romano era un atto privato, un fatto che non richiedeva la
sanzione di nessun potere pubblico: era un atto non scritto. Non si
passava davanti all'equivalente di un sindaco o di un parroco, tanto che
non esisteva alcun contratto matrimoniale, ma solo un contratto di dote.
Nessun gesto simbolico era di rigore. Al massimo potremmo paragonarlo a
un nostro fidanzamento.
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- Allo stesso modo, dal punto di vista giuridico, il divorzio era facile
sia per la moglie sia per il marito: bastava che l'uno o l'altro se ne
andassero di casa con l'intenzione di divorziare.
- A Roma, durante tutto lo sviluppo della sua civiltà, si divorziava e ci
si risposava frequentemente tanto che, quasi in ogni famiglia,
convivevano sotto il medesimo tetto figli nati da unioni diverse e anche
figli adottivi.
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- Guida alla lettura e alla riflessione:
- Quali differenze riscontri tra il matrimonio romano e quello moderno?
- In quale modo si poteva divorziare?
- Raffronta le situazioni familiari odierne con quelle del mondo romano,
in base alle tue esperienze o conoscenze.
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- Gruppo 1
- DONNA E FAMIGLIA
- La donna poteva decidere autonomamente di sposarsi?
- Qual era l’età legale per contrarre matrimonio?
- Gli schiavi potevano sposarsi?
- Nell’adulterio vi era parità di giudizio tra l’uomo e la donna?
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- Gruppo 1
- http://www.homolaicus.com/storia/antica/roma/donne_diritto.htm
- http://www.einaudiscuola.it/enciclopedia_antico/lemmi/matrimonio.html
- http://www.arkeomania.com/matrimonioromano.html
- http://www.portalidiroma.net/augenti/ladonnadellanticaroma/fedeltadiunamatrona.htm
- http://www.homolaicus.com/storia/antica/roma/donne_matrimonio.htm
- http://www.einaudiscuola.it/enciclopedia_antico/lemmi/matrimonio.html
- http://www.atuttascuola.it/allegati/storia/donna_a_roma.ppt
- http://www.centrumlatinitatis.org/atti_convegni/donnaromana.PPT
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- Gruppo 2
LA DONNA E LA BELLEZZA
- La donna romana amava truccarsi? Quando iniziò a farlo?
- La donna romana si prendeva cura dei suoi capelli e della sua persona?
- Cerca immagini di abiti, acconciature, gioielli delle donne romane
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- Gruppo 2
- http://www.liceogaribaldi.com/nuova_pagina_8.htm
- http://www.benessere.com/bellezza/storia.htm
- http://www.cosmesi.net/cosmesi/storia_cosmesi.html
- http://www.callori.com/index.php?option=com_content&task=view&id=21&Itemid=2
- http://www.donnamed.unina.it/velo_abbigl2.php
- http://www.donnamed.unina.it/velo_abbigl3.php
- http://www.italiadonna.it/public/percorsi/01052/0105224a.htm
- http://www.portalidiroma.net/augenti/ladonnadellanticaroma/index.htm
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- Gruppo 3
LA DONNA E LA CULTURA
- La donna romana aveva sempre accesso allo studio? Qual era l’attività
principale verso cui veniva avviata?
- Come veniva considerata la donna intellettuale?
- In che modo si realizzava pienamente la donna romana?
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- Gruppo 3
- http://www.portalidiroma.net/augenti/ladonnadellanticaroma/educazione.htm
- http://www.atuttascuola.it/donna/preistoria%20e%20antichit%C3%A0%203.htm
- http://www.amnesty.it/educazione/Romeforwomen/cavour/antiche.pdf
- http://www.itiscannizzaro.net/Lavori/Roma/donna.htm
- http://www.homolaicus.com/storia/antica/roma/donne_istruzione.htm
- http://www.homolaicus.com/storia/antica/roma/donne_lavoro.htm
- http://www.homolaicus.com/storia/antica/roma/donne_vestali.htm
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