I soliti ignoti
Riflessioni
critiche: il film si
riferisce al periodo immediatamente precedente il boom
economico, e prelude ad esso; rappresenta l’attesa verso un
agognato futuro migliore, una trasformazione economica ormai
imminente: la meta è vicina, quasi a portata di mano, come la
"commare", cioè la cassaforte da scassinare. Ma il
colpo non andrà in porto, quasi a significare il destino di
esclusione per tutti coloro che non si vogliono piegare al
lavoro, accettare le regole per passare da un periodo di
sopravvivenza basato sull’arte di arrangiarsi (quello del
dopoguerra) al nuovo (la ripresa economica), rappresentato dal
lavoro come forma di ritrovata dignità personale, ma anche come
valore sociale emergente: infatti solo il lavoro e la vita
regolare permetteranno di trovare una sorta di personale,
piccola ed onesta, felicità.
In
fondo l’onestà è il valore che permea il film, indicata
dalle titubanze, dai ripensamenti rispetto al colpo: il reato si
ridimensiona, e l’attività criminosa si riduce ad una bella
mangiata di pasta e ceci. Forse che la fame patita durante la
guerra non è ancora dimenticata del tutto?
Osservazioni
visive sui materiali nel loro complesso:
1)
realtà urbana (Roma); molti "casermoni" e palazzi
in costruzione, qualche scena di periferia desolata, molte
riprese sui cortili delle case a ringhiera
2)
sono ancora presenti le tracce della guerra (fori di
proiettili, segni di bombardamenti e macerie)
3)
mezzi di trasporto: bicicletta, tram, l’automobile pur
essendo presente non è un bene di largo consumo
4)
l’orfanotrofio è il luogo che ricorda la tragedia della
guerra; in esso si svolge una scena sull’importanza del
risparmio
5)
tutte le donne inseguono un destino diverso: la ragazza
meridionale sogna il superamento della sua condizione di
reclusa, la servetta nega il proprio stato e sogna
l'emancipazione, la donna del boss vorrebbe farsi sposare…
6)
i bambini giocano al pallone in ambienti squallidi, ma
forse da adulti potranno decidere il loro futuro (es. il
figlioletto di Mastroianni): si apre uno spiraglio di mobilità
sociale nell’Italia pronta alla trasformazione?
7)
Gli interni risultano poveri, modesti, qualche volta
dignitosi, spesso degradati; il frigorifero con il reparto del
ghiaccio suscita meraviglia
8)
La fame è sullo sfondo, il cibo costituisce l’esito
beffardo del piano
9)
Stili di vita: genio italico o arte di arrangiarsi, rifiuto
del lavoro (il lavoro rappresenta la rassegnazione, la fine
della ricerca del benessere), il furto è normale, la prigione
è un esito ricorrente. Per i "soliti ignoti" il sogno
da realizzare è l’amante (30.000 al mese compreso il vitto),
o meglio l’appartamento di quattro camere e conto in banca
intestato ai bambini: in fondo il colpo di fortuna per terminare
una vita di piccoli furti e truffe. La voglia di divertirsi si
fa sentire (luna park, festa in maschera)
ANTOLOGIA
La
maggior parte degli spezzoni sono da osservare comparativamente
6.15/6.40
Esterno; periferia; ragazzini che giocano
9.25/11.05
Casa di ringhiera; cortili degradati
22.00/22.30
Baracche lungo la ferrovia
22.30/24.30
Interni di abitazione povera
24.30/24.40
Comportamenti femminili
34.40/36.10
Orfanotrofio
37.50/38.40
Segni della guerra sul tetto
44.50/46.30
Palazzoni, cantieri
1.16.00/1.17.00
Il tram
1.30.50/1.31.45
Telefonata del portiere
1.34.00/1.35.00
Aspirazioni sociali
1.37.00/1.38.30
Pasta e ceci; ghiaccio
1.41.00/1.42.00
Il lavoro
SCHEDA
FILM |
I
soliti ignoti (1958)
Una banda di ladruncoli, formata da un fotografo,
un pugile, un ladro, un siciliano e uno stalliere,
tenta il colpo della vita. Grazie ai consigli di
un noto rapinatore cercano di entrare in una
cassaforte di una banca. I cinque disgraziati si
ritroveranno invece in una cucina di un
appartamento! |
Interpreti
Totò ( interpreta Dante )
Vittorio Gassman ( interpreta Peppe )
Marcello Mastroianni ( interpreta Tiberio )
Claudia Cardinale
Renato Salvatori ( interpreta Mario )
Tiberio Murgia ( interpreta Ferribotte )
Memmo Carotenuto ( interpreta Cosimo ) |
Regia
Mario Monicelli |
|
|
I mostri
Riflessioni
critiche: il film
trasuda di situazioni, personaggi e valori mostruosi.
A
distanza di cinque anni da "I soliti ignoti",
l’Italia ha un’altra faccia: il benessere si è affermato,
non grazie al duro impegno del lavoro, ma grazie a facili
scorciatoie che rappresentano le aberrazioni di un popolo che
non ha fatto tesoro delle vicende precedenti, e preferisce
stordirsi in un mare di situazioni meschine, di banale
omologazione, di valori tanto perbenistici quanto falsi (non a
caso il tradimento e l’infedeltà sono il motivo di fondo di
molte delle venti situazioni rappresentate).
Così
oblio del passato e valori egoistici e corruzione per il futuro
sembrano diventare il paradigma, la rappresentazione di tutta la
nazione: la carrellata di amanti traditi, latin lovers,
onorevoli, vigili, impresari di boxe, intellettuali, cineasti,
militari, avvocati e disoccupati diventa la rassegna di un unico
profilo, l’Italiano standardizzato espressione di mancanza di
rispetto per il prossimo, inciviltà, corruzione,
raccomandazione ed individualismo.
Prestare
attenzione a:
1)
caratterizzazione di
personaggi:
-
latin
– lovers
-
amanti
traditi
-
mariti
e mogli tradite
-
padri
snaturati
-
onorevoli
-
vigili
-
impresari
di boxe
-
intellettuali
-
cineasti
-
poliziotti
-
militari
-
avvocati
-
disoccupati
-
attori
-
amici
2)
valori:
-
furbizia
come imperativo quotidiano
-
resa
al consumismo
-
infantilismo
-
individualismo
-
tendenza
alla truffa, alla corruzione, alla raccomandazione...
-
mancanza
di rispetto verso il prossimo
-
educazione
all’inciviltà
3)
Situazioni:
-
boom
economico
-
calcio
e tifoseria
-
la
televisione
-
l’automobile
-
le
vacanze
-
la
cronaca nera
-
i
casi giudiziari
-
il
tradimento
ANTOLOGIA
La
maggior parte degli spezzoni sono da osservare comparativamente
1.30/2.30
Modernità: bagno interno e bar
4.55/5.15
Interni abitazione: il termosifone, i consumi al supermarket
6.15/6.30
15.30/16.00
Salotto moderno; tutti i comfort
18.20/18.40
Telefonata notturna
27.00/28.00
Aspirazioni sociali realizzate: giradischi, TV, whiskey,macchina
33.30/36
Baracche sullo sfondo di palazzoni; la tifoseria
48.20/50.00
Latin – lovers
1.13.25/1.14.30
Gli amanti
1.14.45/1.16.30
Automobili
1.23.20/1.25.00
Scenda l’oblio
1.27.20/1.28.00
La TV
1.36.30/1.36.50
Pugili
1.39.05/1.39.40
Vita di spiaggia
SCHEDA
FILM |
I
mostri (1963)
Galleria di "mostri" pescati nella realtà
quotidiana: dal padre che educa il figlioletto a
fregare il prossimo all'avvocato cialtrone, dalla
patronessa di premi letterari che mira solo a
concupire i giovani letterati al pugile suonato...
20 brevi e brevissimi episodi nei quali si
alternano V. Gassman e U. Tognazzi per
satireggiare i miti e le contraddizioni degli anni
'60. La commedia italiana in pillole, con ferocia.
2? posto nella graduatoria degli incassi 1963-64. |
Interpreti
Vittorio Gassman
Ugo Tognazzi
Lando Buzzanca
Marisa Merlini
Michèle Mercier ,
Ricky Tognazzi , Maria
Mannelli , Mario Cecchi Gori
, Sal Borgese |
Regia
Dino Risi |
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