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FILMOGRAFIA

Il boom degli anni '60

  di Grazia Bologna

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FILMOGRAFIA - fonti filmiche

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Due film a confronto:
1) " I soliti ignoti di Mario Monicelli, 1958
2) “ I mostri
di Dino Risi, 1963

Periodo di riferimento: la trasformazione sociale ed economica dell'Italia durante il “boom economico”

Indicatori:
1) la casa come abitazione
2) la trasformazione della città, i paesaggi urbani, la guerra e la ricostruzione
3) la vacanza
4) i cambiamenti nella mentalità e negli stili di vita
5) il lavoro

Antologia dei materiali filmici utilizzati:

I soliti ignoti

Riflessioni critiche: il film si riferisce al periodo immediatamente precedente il boom economico, e prelude ad esso; rappresenta l’attesa verso un agognato futuro migliore, una trasformazione economica ormai imminente: la meta è vicina, quasi a portata di mano, come la "commare", cioè la cassaforte da scassinare. Ma il colpo non andrà in porto, quasi a significare il destino di esclusione per tutti coloro che non si vogliono piegare al lavoro, accettare le regole per passare da un periodo di sopravvivenza basato sull’arte di arrangiarsi (quello del dopoguerra) al nuovo (la ripresa economica), rappresentato dal lavoro come forma di ritrovata dignità personale, ma anche come valore sociale emergente: infatti solo il lavoro e la vita regolare permetteranno di trovare una sorta di personale, piccola ed onesta, felicità.

In fondo l’onestà è il valore che permea il film, indicata dalle titubanze, dai ripensamenti rispetto al colpo: il reato si ridimensiona, e l’attività criminosa si riduce ad una bella mangiata di pasta e ceci. Forse che la fame patita durante la guerra non è ancora dimenticata del tutto?

Osservazioni visive sui materiali nel loro complesso:

1) realtà urbana (Roma); molti "casermoni" e palazzi in costruzione, qualche scena di periferia desolata, molte riprese sui cortili delle case a ringhiera

2) sono ancora presenti le tracce della guerra (fori di proiettili, segni di bombardamenti e macerie)

3) mezzi di trasporto: bicicletta, tram, l’automobile pur essendo presente non è un bene di largo consumo

4) l’orfanotrofio è il luogo che ricorda la tragedia della guerra; in esso si svolge una scena sull’importanza del risparmio

5) tutte le donne inseguono un destino diverso: la ragazza meridionale sogna il superamento della sua condizione di reclusa, la servetta nega il proprio stato e sogna l'emancipazione, la donna del boss vorrebbe farsi sposare…

6) i bambini giocano al pallone in ambienti squallidi, ma forse da adulti potranno decidere il loro futuro (es. il figlioletto di Mastroianni): si apre uno spiraglio di mobilità sociale nell’Italia pronta alla trasformazione?

7) Gli interni risultano poveri, modesti, qualche volta dignitosi, spesso degradati; il frigorifero con il reparto del ghiaccio suscita meraviglia

8) La fame è sullo sfondo, il cibo costituisce l’esito beffardo del piano

9) Stili di vita: genio italico o arte di arrangiarsi, rifiuto del lavoro (il lavoro rappresenta la rassegnazione, la fine della ricerca del benessere), il furto è normale, la prigione è un esito ricorrente. Per i "soliti ignoti" il sogno da realizzare è l’amante (30.000 al mese compreso il vitto), o meglio l’appartamento di quattro camere e conto in banca intestato ai bambini: in fondo il colpo di fortuna per terminare una vita di piccoli furti e truffe. La voglia di divertirsi si fa sentire (luna park, festa in maschera)

ANTOLOGIA

La maggior parte degli spezzoni sono da osservare comparativamente

6.15/6.40 Esterno; periferia; ragazzini che giocano

9.25/11.05 Casa di ringhiera; cortili degradati

22.00/22.30 Baracche lungo la ferrovia

22.30/24.30 Interni di abitazione povera

24.30/24.40 Comportamenti femminili

34.40/36.10 Orfanotrofio

37.50/38.40 Segni della guerra sul tetto

44.50/46.30 Palazzoni, cantieri

1.16.00/1.17.00 Il tram

1.30.50/1.31.45 Telefonata del portiere

1.34.00/1.35.00 Aspirazioni sociali

1.37.00/1.38.30 Pasta e ceci; ghiaccio

1.41.00/1.42.00 Il lavoro

SCHEDA FILM

I soliti ignoti (1958)
Una banda di ladruncoli, formata da un fotografo, un pugile, un ladro, un siciliano e uno stalliere, tenta il colpo della vita. Grazie ai consigli di un noto rapinatore cercano di entrare in una cassaforte di una banca. I cinque disgraziati si ritroveranno invece in una cucina di un appartamento!
Interpreti
Totò  ( interpreta Dante )
Vittorio Gassman ( interpreta Peppe )
Marcello Mastroianni  ( interpreta Tiberio )
Claudia Cardinale
Renato Salvatori ( interpreta Mario )
Tiberio Murgia ( interpreta Ferribotte )
Memmo Carotenuto ( interpreta Cosimo )
Regia
Mario Monicelli

I mostri 

Riflessioni critiche: il film trasuda di situazioni, personaggi e valori mostruosi.

A distanza di cinque anni da "I soliti ignoti", l’Italia ha un’altra faccia: il benessere si è affermato, non grazie al duro impegno del lavoro, ma grazie a facili scorciatoie che rappresentano le aberrazioni di un popolo che non ha fatto tesoro delle vicende precedenti, e preferisce stordirsi in un mare di situazioni meschine, di banale omologazione, di valori tanto perbenistici quanto falsi (non a caso il tradimento e l’infedeltà sono il motivo di fondo di molte delle venti situazioni rappresentate).

Così oblio del passato e valori egoistici e corruzione per il futuro sembrano diventare il paradigma, la rappresentazione di tutta la nazione: la carrellata di amanti traditi, latin lovers, onorevoli, vigili, impresari di boxe, intellettuali, cineasti, militari, avvocati e disoccupati diventa la rassegna di un unico profilo, l’Italiano standardizzato espressione di mancanza di rispetto per il prossimo, inciviltà, corruzione, raccomandazione ed individualismo.

Prestare attenzione a:

1) caratterizzazione di personaggi:

  • latin – lovers

  • amanti traditi

  • mariti e mogli tradite

  • padri snaturati

  • onorevoli

  • vigili

  • impresari di boxe

  • intellettuali

  • cineasti

  • poliziotti

  • militari

  • avvocati

  • disoccupati

  • attori

  • amici

2) valori:

  • furbizia come imperativo quotidiano

  • resa al consumismo

  • infantilismo

  • individualismo

  • tendenza alla truffa, alla corruzione, alla raccomandazione...

  • mancanza di rispetto verso il prossimo

  • educazione all’inciviltà

3) Situazioni:

  • boom economico

  • calcio e tifoseria

  • la televisione

  • l’automobile

  • le vacanze

  • la cronaca nera

  • i casi giudiziari

  • il tradimento

ANTOLOGIA

La maggior parte degli spezzoni sono da osservare comparativamente

1.30/2.30 Modernità: bagno interno e bar

4.55/5.15 Interni abitazione: il termosifone, i consumi al supermarket

6.15/6.30

15.30/16.00 Salotto moderno; tutti i comfort

18.20/18.40 Telefonata notturna

27.00/28.00 Aspirazioni sociali realizzate: giradischi, TV, whiskey,macchina

33.30/36 Baracche sullo sfondo di palazzoni; la tifoseria

48.20/50.00 Latin – lovers

1.13.25/1.14.30 Gli amanti

1.14.45/1.16.30 Automobili

1.23.20/1.25.00 Scenda l’oblio

1.27.20/1.28.00 La TV

1.36.30/1.36.50 Pugili

1.39.05/1.39.40 Vita di spiaggia

 

SCHEDA FILM

I mostri (1963)
Galleria di "mostri" pescati nella realtà quotidiana: dal padre che educa il figlioletto a fregare il prossimo all'avvocato cialtrone, dalla patronessa di premi letterari che mira solo a concupire i giovani letterati al pugile suonato... 20 brevi e brevissimi episodi nei quali si alternano V. Gassman e U. Tognazzi per satireggiare i miti e le contraddizioni degli anni '60. La commedia italiana in pillole, con ferocia. 2? posto nella graduatoria degli incassi 1963-64.
Interpreti
Vittorio Gassman
Ugo Tognazzi
Lando Buzzanca
Marisa Merlini
Michèle Mercier , Ricky Tognazzi , Maria Mannelli , Mario Cecchi Gori , Sal Borgese
Regia
Dino Risi

 

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