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laboratorio accadueo LABORATORIO ACCADUEO > l'acqua e l'ecosistema bosco > progetto scuola elementare Montafia

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CIRCOLO DIDATTICO DI VILLAFRANCA D’ASTI
SCUOLA ELEMENTARE DI MONTAFIA

L'ELEMENTO ACQUA NELL'ECOSISTEMA BOSCO 

CLASSI DEL PLESSO COINVOLTE : SECONDO CICLO  3° E 4°

 INSEGNANTI COINVOLTE: Testoni Paola e Fassio Maria Luisella

esperimenti con l'acqua

schede sul bosco

PREMESSA 

Il progetto L’elemento acqua nell’ecosistema bosco verte sulla funzione delle coperture forestali nella conservazione e gestione delle risorse idriche.

Questo progetto rientra nel progetto di educazione ambientale provinciale dal titolo:  ”Paesi, terre amici dell’infanzia”.

OBIETTIVI  

  • Rendere il soggetto consapevole del proprio sapere.
  • Diffondere informazioni e conoscenze sul bosco non solo come luogo per ospitare specie animali e vegetali, ma anche come ecosistema che fornisce molteplici utilità dirette e indirette all’uomo in particolare conoscere ed apprezzare i diversi tipi di bosco presenti sul territorio locale attraverso nozioni di base di botanica ed ecologia.
  • Scoprire le molteplici funzioni positive del bosco ed in particolare quelle legate all’acqua (conservazione, filtrazione e protezione del suolo).
  • Prendere consapevolezza dell’importanza di preservare le risorse bosco e acqua per le generazioni future .
  • Introdurre le nozioni base di selvicoltura, disciplina che studia come rigenerare e conservare i boschi.
  • Elaborare modelli comportamentali sostenibili di rispetto e salvaguardia dei boschi.
  • Sensibilizzare tramite i bambini le famiglie ad una più corretta gestione dei soprassuoli forestali in particolare in funzione della prevenzione idrogeologica. 

CONTENUTI 

PER LA CLASSE 3°

  • Tipi di bosco: il bosco di latifoglie ed il sottobosco; il bosco di conifere ed il sottobosco.

  • Le foglie del bosco: raccolta e classificazione.

  • La caduta delle foglie, la trasformazione della materia organica e la catena alimentare nell’ecosistema bosco.

  • Il ciclo dell’acqua nella vita di un albero e nell’ecosistema bosco. La capillarità. La funzione clorofilliana.

  • Le proprietà dell’ acqua: essere incolore, inodore, insapore, avere forma propria.

  • Le trasformazioni dell’acqua: i tre stati dell’acqua.

 PER LA CLASSE 4°

  • Il ciclo dell’acqua nella vita di un albero e nell’ecosistema bosco. La capillarità.

  • L’acqua come elemento vitale. 

  • Il ciclo dell’acqua potabile nel territorio locale dalla captazione/estrazione all’accumulo e distribuzione tramite la rete idrica.

  • Caratteristiche chimico fisiche e batteriologice dell’acqua potabile.

  • Le proprietà dell’acqua:

  • la tensione superficiale (la pelle dell’acqua);

  • la pressione (schiacciare l’acqua);

  • i vasi comunicanti;

  • le trasformazioni dell’acqua.

 ATTIVITA’ 

Conversazioni, sperimentazione, giochi con l’acqua, osservazioni, classificazioni, ricerche, elaborazioni grafiche e tabelle, lezioni ed interventi di esperti dell’ARPA e del Corpo Forestale, visita di una giornata al laboratorio H2O di Cantarana.

METODOLOGIA 

 Percorsi, ricerca delle tracce, osservazione diretta, esperimenti, uscite sul territorio, letture di mappe, valorizzazione delle capacità di ciascuno.

ORE IN CUI SI SVOLGONO LE ATTIVITA’ 

Le attività svolte con i bambini sono previste in orario scolastico.

TEMPI PREVISTI 

Il progetto si attua nel corso dell’intero anno scolastico 2001-2002.

SPAZI  

  • l’aula,

  • il laboratorio polivalente di Cantarana,

  • uscite in campo.

SPESA 

Per il materiale di facile consumo si prevede una spesa di £. 100.000.

ORE FUNZIONALI AGGIUNTIVE ALL’INSEGNAMENTO 

Il progetto prevede l’utilizzo di  dieci ore aggiuntive all’insegnamento per la preparazione delle attività e per la formazione degli insegnanti coinvolti.

VALUTAZIONE  

Modalità di verifica in itinere del progetto con strumenti quali mappe concettuali e griglie di osservazione.

RELAZIONE FINALE

Il progetto, che ha coinvolto le classi terza e quarta del plesso, ha offerto agli alunni la possibilità di riflettere su una delle risorse più importanti per l’uomo, l’acqua, su aspetti botanici, ecologici, selvicolturali, sulla funzione dei boschi ed è stato adattato da ciascun insegnante alle esigenze della propria classe. I percorsi sono stati affrontati attraverso:

  • Formazione degli insegnanti interessati e presentazione dei supporti didattici;
  • Uscite in campo: bosco del paesaggio collinare del Monferrato;
  • Ricerca di materiale cartaceo e di siti web;
  • Rielaborazione degli elementi osservati e raccolti;
  • Sperimentazione in laboratorio.
  • Confronto d’esperienze, discussioni, conversazioni guidate.

E’ stato possibile effettuare osservazioni ed esperienze utilizzando spazi predefiniti e strutturati.

Mediante il metodo dell’osservazione diretta, si è mirato al raggiungimento di alcuni fondamentali obiettivi:

  • Riconoscere il bosco come ecosistema che offre molteplici utilità dirette ed indirette all’uomo;
  • Conoscere i diversi tipi di bosco presenti sul territorio locale attraverso nozioni basilari di botanica ed ecologia;
  • Scoprire le funzioni positive del bosco ed in particolare quelle legate all’acqua ( conservazione, protezione, filtrazione );
  • Prendere consapevolezza dell’importanza di preservare le risorse bosco ed acqua;
  • Elaborare modelli comportamentali sostenibili di rispetto per la tutela dei boschi.

L’insegnante si è posta come mediatore e facilitatore della conoscenza, organizzando gli spazi, i tempi, le attività e sollecitando gli alunni ad interrogarsi, a riconoscere i problemi, a porre domande, a confrontarsi.

METODOLOGIA 

Trattandosi di un’unità didattica molto articolata, sono stati utilizzati metodi diversi integrati.Si sono alternate lezioni frontali, lavori individuali e di gruppo sia cartacei che operativi, ricerche su testi illustrati, raccolta di materiale nell’ambiente visitato, osservazioni sul territorio. L’uscita nel bosco si è ritenuta particolarmente efficace per sollecitare la curiosità, l’interesse dei ragazzi e per la conoscenza diretta.

Altrettanto utili sono state la formazione degli insegnanti e l’indicazione e descrizione dei percorsi più idonei all’osservazione, da parte degli esperti ambientali dell’Ente Parchi.

Gli elaborati della classe, sia verbali che orali, sono stati, in parte, riassunti e scritti al computer, per una maggior chiarezza delle attività, per sintetizzare i concetti appresi e per favorire l’uso del computer. Ogni alunno ha inserito le attività svolte in un raccoglitore tematico che verrà riutilizzato nel successivo anno scolastico per altre attività a carattere scientifico collegate al progetto .

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI E DEGLI SPAZI 

Le attività del progetto sono state attuate durante l’intero anno scolastico, ma in particolar modo negli ultimi mesi scolastici, dopo le uscite in campo.
L’uscita nel bosco e nel laboratorio di Cantarana sono avvenute nel mese di marzo.
Il progetto è stato attuato sul territorio, nei locali della scuola e nel laboratorio Accadueo.

VERIFICA  E CONSIDERAZIONI FINALI 

Il tema trattato, le modalità ed i tempi del progetto sono stati ritenuti aspetti stimolanti per la conoscenza del territorio, l’introduzione di apprendimenti scientifici, l’elaborazione di modelli comportamentali, la sensibilizzazione ad una corretta gestione dell’ambiente.

Soprattutto l’uscita nel bosco, avvenuta in marzo è stata affrontata con entusiasmo e spirito d’iniziativa; come previsto è stata valida motivazione per iniziare percorsi educativi e didattici.

Durante l’uscita, gli alunni sono stati guidati a guardarsi attorno con curiosità e attenzione finalizzate. E’ stato ritenuto non superfluo ricordare agli alunni un comportamento corretto, rispettando l’ambiente ed ogni suo elemento, perché l’esperienza risultasse formativa non solo dal punto di vista didattico, ma anche da quello educativo.

La stesura di mappe concettuali, in seguito all’osservazione, alla raccolta di materiale, alla catalogazione, alla ricerca ed al riordino delle informazioni, ha suscitato ulteriori curiosità, interessi, e ricerche. L’elaborazione delle mappe ed in generale l’attività in itinere sono state momento di verifica delle aspettative individuate attraverso gli obiettivi ed hanno permesso di mettere a punto, via via, le modalità di attuazione più  significative, nonché apportare contributi personali, da parte di ciascun alunno, arricchendo il percorso didattico e formativo. I momenti delle varie attività hanno fornito indicazioni sulle abilità operative degli alunni, hanno stimolato il pensiero critico, le capacità di indagare e di risolvere problemi.

Le verifiche hanno contemplato prove strutturate e semistrutturate, individuali e di gruppo.

Alcuni esperimenti con l’acqua, effettuati nel laboratorio di Cantarana, sono stati esplicativi nella verifica di ipotesi e nella descrizione di fenomeni del mondo fisico e biologico; altri sono stati complementari a percorsi didattici e ad esperienze progettate e realizzate precedentemente in classe.

Parte dei collegamenti e dei contenuti verranno, per quanto possibile, affrontati e/o ampliati nel successivo anno scolastico. Alcuni di questi sono legati al territorio (acque sorgive), al suolo, alla decomposizione, argomenti che saranno programmati per il futuro anno e progettate anch’esse come attività interdisciplinari.

Il progetto ha,infatti, permesso lo sviluppo e l’ acquisizione di capacità e conoscenze trasversali ed ha consentito raccordi interdisciplinari; le proposte di lavoro hanno coinvolto l’area linguistica, antropologica e l’educazione all’immagine ed hanno favorito sia l’unitarietà dell’insegnamento che il raggiungimento di obiettivi condivisi.

L’esperienza è stata particolarmente utile per migliorare le dinamiche relazionali, attraverso le quali gli alunni hanno cercato di interagire in modo non conflittuale. 

 

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