Conclusioni,
ovvero, spunti per nuove partenze
Efesto: Il poeta non vedente Omero ci ha narrato di questo dio
costruttore della mitologia greca, rifiutato dai “divini” genitori a causa
delle sue fattezze di storpio. Un "dio disabile" che però costruisce
gli strumenti per la propria autonomia e per il progresso degli uomini. Una
figura simbolica per sottolineare l'importanza della conquista dell'autonomia
da parte delle persone disabili e l’abbattimento dei comuni pregiudizi.
Ora che conoscete nuove situazioni e realtà
vicine a voi è il momento di continuare questo percorso usando gli strumenti
che avete fin qui usato magari per conoscere altre diversità, di credo, di
provenienza…
Avrete anche scoperto che non esiste solo
il mondo del calcio nello sport italiano e magari la prossima volta che vedrete
una partita di basket in carrozzina in televisione non cambierete canale. Confrontandovi
con idee e modi di pensare diversi dal vostro avrete sicuramente creato
qualcosa di importante sia per il vostro gruppo sia per voi stessi. Lavorare in
una squadra è difficile e la prima difficoltà è credere, avere fiducia nelle
capacità degli altri compagni, questa fiducia è il frutto di una primo passo
verso l’accettazione di qualcuno diverso da noi stessi, l’accettazione della
nostra complessità e la scoperta che lavorando insieme si dà un altro
significato a ciò che si affronta.
Ed ora vi sfido a rintracciare le prime due
frasi sul Web…
“Che io possa vincere, ma se non
ci riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”
“Tutti gli individui e tutti i
gruppi hanno diritto di essere diversi, di ritenersi e di essere accertati come
tali. Nondimeno la diversità delle forme di vita e il diritto alla differenza
non possono in alcun caso costituire un pretesto per i pregiudizi razziali, non
possono legittimare, né in linea di diritto né di fatto, qualsiasi
comportamento discriminatorio né servire da presupposto alla politica dell'apartheid,
che costituisce la forma estrema del razzismo.”
Lavori in corso… perché c’è sempre da
lavorare senza voltarsi mai e applicando gli stessi principi per ogni
diversità, a garanzia di una reale libertà dei singoli individui.
Solo chi vuole conoscere l’altro e la
diversità dell’altro riesce ad accogliere senza pregiudizi.
“È il
trionfo del pregiudizio che (…) costituisce l’anima del disprezzo, dell’intolleranza
e dell’odio” Giovanni Genovesi
“La maggior parte delle persone non riesce
a vedere oltre quello che vede con gli occhi” dal film «X-men 2»