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I Romani chiamavano "Barbari" tutti quei popoli che vivevano al di fuori dei loro confini, questi popoli venivano considerati incivili e rozzi. Essi venivano nel Nord Europa: oltre il Reno c’erano i Vandali, Alemanni, i Franchi e i Burgundi. Oltre il Danubio c’erano: Visigoti, Unni e gli Ostrogoti.

I Barbari si spostavano continuamente, non avevano leggi scritte e si tramandavano le tradizioni oralmente.

I Visigoti venivano dalla Russia e nel IV secolo si allearono con Roma, ma nel 410 guidati dal re Alarico la saccheggiarono. Poi quando Alarico morì lasciarono la penisola.

Nel 455 Roma fu invasa dai Vandali che venivano dal Nord Africa, e più tardi dagli Unni che venivano dall’Asia. Questi, comandati da Attila, occuparono Milano e Pavia. Roma così si indebolì e lasciò che alcune popolazioni si stabilissero nella città dandogli terre e arruolando militari.

Nel 476 Odoacre il Re degli Eruli sconfisse Romolo Augustolo mettendo fine all’Impero Romano d’Occidente. Finisce l’età antica e inizia il Medio Evo. In questo periodo la vita divenne difficile perché si diffusero moltissime epidemie e carestie così la popolazione si dimezzò.

Gli Ostrogoti, guidati da Teodorico, invasero l’Italia sconfiggendo gli Eruli e stabilirono la capitale a Ravenna. Teodorico fu un buon re e assicurò la pace fino a quando non arrivò Giustiniano dall’Oriente che riconquistò la penisola dopo una lunga guerra. Nel frattempo giunsero anche i Longobardi.

Mentre la penisola Italiana veniva invasa dai Visigoti e dagli Arabi, la Britannia fu invasa dagli Angli e dai Sassoni, ma i suoi abitanti si ribellarono con l’aiuto di re Artù. La Francia fu invasa da alcune tribù Germaniche. Il re dei Franchi, Clodoveo, si fece cristiano e fondò la dinastia dei Merovingi che regnò per tre secoli. Tutti questi regni furono chiamati Romano –Barbarici.

I Barbari portarono anche importanti novità in campo tecnico: erano abili nella lavorazione dei metalli, costruivano armi resistenti, introdussero la birra, l’uso del burro e delle botti di legno al posto delle anfore. Importante era anche la loro armatura di guerra che comprendeva un’ascia, una corazza d’anelli, un elmo, la spada, una lancia ad uncino e uno scudo rotondo. Introdussero anche l’uso dei pantaloni, della staffa e della sella. Infine aggiunsero le ruote all’aratro e lo resero più efficiente.