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Alla morte di Teodosio, nel 395, l’Impero Romano si divide: al figlio Onorio andò l’Impero Romano d’Occidente con capitale Roma, al figlio Arcadio l’Impero romano d’Oriente con capitale Bisanzio (Costantinopoli ).

Dal nome della sua capitale verrà chiamato Impero Bizantino. Esso riuscirà a sopravvivere per quasi dieci secoli grazie alla rigida organizzazione del suo esercito. L’imperatore dei Bizantini, che viveva nei suoi palazzi circondato da una corte di nobili e consiglieri, era un monarca assoluto con grandi poteri politici e religioni.

I Bizantini ebbero supremazia sul mar Mediterraneo grazie alle loro veloci navi e a un’arma segreta molto temibile: il fuoco greco (era una specie di cannone lanciafiamme che poteva bruciare a distanza le navi nemiche).

Sotto Giustiniano, la civiltà bizantina raggiunse il massimo splendore culturale ed economico.

Per un breve periodo riconquistò anche parte dell’antico Impero d’Occidente che ebbe a Ravenna la nuova capitale. Questa città si arricchì di splendidi palazzi e chiese decorate con bellissimi mosaici. Giustiniano è ricordato anche perché raccolse in un codice scritto tutte le leggi dell’Impero, da quelle dell’antica Roma fino a quelle da lui stesso emanate.